Riapertura delle scuole domani, per ANIEF è un grave errore

Riunione della Task force regionale Sicilia sulla riapertura delle scuole: domani le scuole saranno aperte. Per ANIEF è un grave errore non avere concesso altri due giorni di sospensione delle attività didattiche in attesa dell’evoluzione dei contagi. Da lunedì potremmo essere in zona arancione.

Si è svolta nuovamente stamattina la riunione della task force regionale, Anief Sicilia presente assieme ai componenti gli assessori all’istruzione e alla salute, i rappresentanti del CTS regionale, l’ANCI, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle famiglie e degli studenti

Dalla discussione è emersa la preoccupazione di tutti i partecipanti per l’evoluzione dei contagi e per la mancanza di dati certi come denunciato dal presidente ANCI Sicilia segnalando l’opportunità di ripresa delle lezioni in presenza a partire da Lunedi 17, quantomeno per tracciare un quadro reale e preciso dei contagi nelle scuole del territorio siciliano e tenuto conto delle difficoltà dei dirigenti scolastici che hanno lamentano l’alto numero di alunni e docenti contagiati e le difficoltà riscontrate con scuole in sofferenza di personale.

Il Prof. Giovanni Portuesi, presidente regionale ANIEF, nel suo intervento ha ribadito come “il numero dei dati evolverà molto probabilmente ad un passaggio in zona arancione della Regione Sicilia. Il Governo Nazionale ha definito la scuola un pilastro della democrazia. Condiviamo l’affermazione ma non condividiamo , come Anief, le azioni concrete poste in essere dal Governo e dal Ministro, poiché non vi sono stati investimenti seri e concreti nel mondo della scuola per far fronte all’emergenza Covid, come ad esempio lo sdoppiamento delle classi e la mancata riconferma per intero dell’organico Covid. Non e’ il caso di demonizzare la didattica a distanza: – continua Giovanni Portuesi- vi e’ infatti un piano di didattica digitale, un referente digitale e soprattutto un contratto firmato che regolamenta la dad. Pare quindi auspicabile il ricorrere anche a questa modalità di lezione per far fronte all’emergenza sanitaria ancora in corso e dagli sviluppi imprevedibili. Aver concesso altri due giorni di sospensione delle attività in presenza avrebbe permesso di avere un quadro più chiaro in attesa del prossimo lunedì 17.”

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