PALERMO. Migliorare i servizi nelle Strutture Socio Sanitarie, sviluppare nuovi modelli organizzativi, promuovere l’innovazione nell’ambito dell’assistenza sociosanitaria. Adottare una rete di parametri di sicurezza con sistemi di videosorveglianza, con l’adozione di codici etici. Saranno i temi principali sul tavolo permanente di confronto tra il comparto delle Strutture Socio Sanitarie di Confindustria Sicilia e la commissione Igiene e Sanità del Senato. A dar vita all’organismo è stato un accordo raggiunto ieri nel corso di un vertice del comparto siciliano a cui hanno preso parte anche la presidente della Commissione Igiene e Sanità al Senato Annamaria Parente e Davide Faraone, capogruppo di IV a Palazzo Madama.
Sul tavolo anche il tema degli infermieri: per sopperire parzialmente e temporaneamente alla carenza di organico nelle strutture sociosanitarie, gli infermieri che operano nella sanità pubblica potranno esercitare la libera professione per 4 ore settimanali.
“Il comparto strutture socio sanitarie di Confindustria Sicilia ha manifestato apprezzamento per la felice evoluzione in Senato del tema della difficoltà di reperire infermieri dalle strutture socio sanitarie” così il presidente del comparto, Francesco Ruggeri. Già l’aula di Palazzo Madama ha approvato alcuni mesi fa un ordine del giorno che impegnava il governo a cercare soluzioni per colmare il gap di infermieri nelle strutture socio sanitarie private accreditate. Ultimo, l’abolizione del numero chiuso nelle facoltà di Medicina e di Professioni sanitarie o in alternativa l’aumento dei posti per gli studenti. La pandemia ha messo in evidenza tutti i limiti del sistema a numero chiuso”.