L’amministrazione comunale partecipa all’incontro in prefettura a Trapani
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e l’esodo dei cittadini italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia: l’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo partecipa domani alla giornata di riflessione proposta nella sede della prefettura di Trapani e la commissione comunale Pari Opportunità ha diffuso una nota in memoria: “Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati, insieme alla tragedia delle Foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia, lo ha sottolineato negli anni il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per questo il Parlamento Italiano, con decisione largamente condivisa, ha istituito nel 2004 “Il Giorno del ricordo”, individuando la data del 10 Febbraio, con l’intento di riconciliare la memoria e la coscienza nazionale”.
Presieduta da Mariella Marraccino, per regolamento della commissione comunale è componente di diritto l’assessore alle pari opportunità, la vicesindaco Brigida di Simone e due consiglieri comunali, Giusi Corbo e Giovanni Daguanno.
Vice presidentessa è Mariella Messina, segretaria Rosa Fundarò. Componenti della commissione sono Enza Valenti, Rossella Barbara, Federica Naso e Simona Nasta.
“Nel Giorno del Ricordo, vogliamo rinnovare ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti, agli esuli e ai loro discendenti la solidarietà e la fraternità di tutti gli Italiani. I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto sono ancora una ferita aperta e -hanno scritto i componenti della commissione comunale pari opportunità- l’orrore delle foibe colpisce ancora le nostre coscienze ed è nostro dovere non dimenticare”.
“Celebrare il Giorno del Ricordo significa rivivere un’immane tragedia italiana. Un capitolo buio della storia nazionale e internazionale, che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente…”. “Le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale, dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate sono una lacerazione -conclude la nota della commissione comunale pari opportunità- indelebile nella storia della tragedia della Seconda Guerra Mondiale”.