Nuovo piazzale del porto di Castellammare, visita di Musumeci: “Lavori conclusi dopo 40 anni”. Si lavora per i collegamenti con le isole. FOTO

Lavori del secondo stralcio conclusi, a breve il collaudo e la consegna al Comune. Il nuovo piazzale sarà presto operativo e potrà accogliere i diportisti. Dopo il Piazzale Stenditoio, la ditta ha concluso anche i lavori per il nuovo piazzale. Visita istituzionale dei vertici del Governo Regionale. Falcone: “Lavoriamo per ripristinare i collegamenti con le Egadi”. Musumeci: “Oggi è una giornata da ricordare per Castellammare, perla turistica siciliana” FOTO. VIDEO

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. “Quella di oggi è una giornata storica, di festa. Dopo quarant’anni vengono completati i lavori del porto”. C’è entusiasmo da parte della politica regionale per la conclusione dei lavori del secondo stralcio del porto di Castellammare, iniziati nel 2018, ovvero la consegna del nuovo piazzale del porto, ridefinito “porto turistico di Castellammare”. La consegna di oggi segue quella del 2019 del nuovo Piazzale Stenditoio ai piedi del Castello Arabo Normanno.

Dopo quarant’anni di annunci e progetti, anche se in città si parla di “progetto per il nuovo porto” da oltre settant’anni, si è arrivati finalmente a un primo risultato. Tecnicamente quello consegnato oggi è solo una parte dell’intera opera: si tratta del nuovo piazzale e di tutte le opere di contorno. L’appalto principale, quello del primo stralcio per la diga foranea e la messa in sicurezza, sarà appaltato a breve: si attende infatti per il mese di marzo l’assegnazione del nuovo appalto anche per quei lavori rimasti per dieci anni incompleti. Nelle prossime settimane, quindi, il nuovo piazzale verrà collaudato e consegnato al Comune di Castellammare del Golfo.

Quella consegnata questa mattina è un’infrastruttura moderna e funzionale, pronta a diventare punto di riferimento per il diportismo e l’economia turistica di tutto il Trapanese. A visitare il cantiere ultimato dell’opera, questa mattina, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, accompagnato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Presenti anche gli assessori regionali alle Attività produttive, Mimmo Turano, e all’Agricoltura e alla Pesca mediterranea, Toni Scilla, i parlamentari regionali del Trapanese Eleonora Lo Curto, Stefano Pellegrino e Valentina Palmeri, il Prefetto di Trapani Dott.ssa Filippina Cocuzza, le autorità civili e militari, oltre al Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo, e i primi cittadini del comprensorio: Valderice, Alcamo, Calatafimi Segesta e Buseto Palizzolo. Presenti anche Giuseppe Failla e Giuseppe Pirri della European construction Company, l’impresa che ha realizzato i lavori.

“Oggi è una giornata da ricordare per Castellammare, perla turistica di Sicilia – ha affermato il presidente Musumeci ai giornalisti presenti – perché il governo regionale ha messo la parola fine ad una vicenda tormentata che porta con sé errori e omissioni della politica da una parte e di certa burocrazia dall’altra. In termini di infrastrutture, portuali e non, abbiamo lavorato con grande impegno in questi quattro anni: è stato speso circa un miliardo e mezzo. La portualità minore non era mai stata al centro dell’attenzione della Regione come lo è adesso. Castellammare del Golfo, con la sua storia e la sua tradizione marinara, oggi, dopo lunghi anni di occasioni perse, trova nuovo slancio e infrastrutture adatte a sostenere la crescita socio-economica del territorio. Presto tanti appassionati e vacanzieri potranno approdare in un porto attrezzato al meglio e incastonato in un contesto paesaggistico unico. Continuiamo a guardare avanti, abbiamo ancora tanti cantieri nuovi da aprire e completati da chiudere, in questi otto mesi faremo in modo che nulla rimanga in sospeso”.

“Quando ci siamo insediati – ha dichiarato l’assessore Marco Falcone – il porto di Castellammare era l’emblema di un fallimento amministrativo, una vergogna che tuttavia il governo Musumeci è riuscito a ribaltare, mettendosi alle spalle un decennio di controversie. Un’opera si cui nessuno avrebbe mai scommesso. Manteniamo dunque l’impegno, grazie anche al lavoro svolto da tutte le maestranze coinvolte, mentre abbiamo già avviato anche l’appalto da oltre 8 milioni per completare la diga foranea, opera che metterà definitivamente in sicurezza l’intero sito, su il cui governo Musumeci scommette. Il porto di Castellammare, una volta definito l’assetto gestionale in sinergia con il Comune, sarà motore della ripresa economica e turistica per il Trapanese”.

“Il porto di Castellammare – ha sottolineato il Prefetto Cocuzza – è un volano per tutto il territorio trapanese, per questo sono sicura che questo porto, così ben attrezzato e moderno, porterà sviluppo economico alla città di Castellammare e all’intera provincia.”

Per il Sindaco di Castellammare Nicola Rizzo si tratta “di un punto di partenza importante, per questo ringraziamo il Governo Regionale e i tecnici per l’attenzione. Siamo contenti per questo risultato dopo anni e anni di annunci e promesse. Questo è senza dubbio un punto di partenza, non appena sarà pronto anche il primo stralcio dei lavori Castellammare potrà dire di avere un porto completo e moderno”. Rizzo ha inoltre richiesto al Governo Regionale di poter ripristinare i collegamenti dal nuovo porto turistico di Castellammare con le Isole minori, le Egadi e l’isola di Ustica. Richiesta che ha trovato subito l’appoggio dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture Marco Falcone che ad Alqamah.it ha confermato tale percorso da intraprendere: “una volta collaudato e consegnato ufficialmente al Comune, dopo gli adempimenti burocratici del caso, questo diventerà un moderno porto turistico: seguendo la strada della continuità territoriale stiamo già studiando la possibilità di ripristinare i collegamenti con le isole Egadi che per questo territorio rappresentano un collegamento strategico”. Musumeci sui collegamenti con le Egadi frena e sorride: “Non promettiamo nulla, ma lavoreremo per poter raggiungere anche questo obiettivo”, ha aggiunto con un sorriso a margine il Presidente Musumeci.

“Quando siamo arrivati a Castellammare la prima volta – ha infine sottolineato L’assessore Marco Falcone –  quest’opera sembrava essere destinata ad essere una cattedrale nel deserto, invece così non è stato. Quando ci siamo insediati c’erano in Sicilia 211 opere incompiute, oggi sono 133. Sono sempre tante, ma si stanno riducendo. Castellammare del Golfo rappresenta una perla della Sicilia, insieme a Taormina, Cefalù, Ortigia e tante altre. Abbiamo inoltre finanziato – aggiunge Falcone – la strada che porta al nuovo porto, così come il Ponte San Bartolomeo che a breve vedrà l’inizio dei lavori. Tutte opere già finanziate che stiamo portando avanti. Da qui alle prossime settimane lavoreremo per la concessione demaniale da assegnare al Comune di Castellammare, successivamente nuovi pontili, nuova portualità nautica da diporto e nuovo sviluppo turistico, e chissà se qualche importante yacht possa venire ad attraccare nei prossimi mesi estivi qui a Castellammare”.

Il nuovo porto turistico di Castellammare

Il completamento del porto turistico di Castellammare rientra nel secondo lotto, da oltre 14 milioni di euro, dei lavori di ammodernamento dell’infrastruttura finanziati dalla Regione. Il cuore dell’intervento è costituito dalla nuova banchina, lunga 400 metri e realizzata mediante una paratia in pali secanti della lunghezza di 15 metri, situata alla radice della diga foranea e avanzata di 80 metri rispetto al precedente limite. Sono poi stati realizzati il molo di sottoflutto, gli impianti e i servizi necessari alla fruizione del porto e delle opere interne che hanno consentito l’aumento dei posti barca. È stato inoltre costruito un piazzale attrezzato di 20 mila metri quadrati all’interno del quale sono presenti gli edifici destinati alle Autorità marittime, le officina a servizio della cantieristica navale, il Club nautico a servizio delle nuove strutture di ormeggio, i vigili del fuoco e i servizi per l’accoglienza. Il piazzale è stato attrezzato con sei torri faro da 20 metri d’altezza ciascuno, pali di illuminazione lungo le strade di accesso al porto e segnapassi nel bordo banchina. Il porto di Castellammare dispone adesso anche di un nuovo scalo di alaggio da 30 metri per imbarcazioni fino a 50 tonnellate. Il progetto ha riguardato anche la riqualificazione di piazza Castello con un nuovo waterfront. Ai lavori, secondo i dati forniti dall’impresa esecutrice, hanno partecipato oltre 100 addetti tra dipendenti diretti e indiretti. Tutte le opere realizzate sono già pronte per essere fruite.

A Castellammare del Golfo la Regione è impegnata su altri due interventi strategici: il completamento della diga foranea del porto, rimasta incompiuta da oltre un decennio di inchieste giudiziarie, omissioni e lungaggini burocratiche, e il contrasto al dissesto idrogeologico nella zona limitrofa all’infrastruttura.

Il dipartimento regionale delle Infrastrutture ha pubblicato sul portale Urega la gara per l’affidamento dell’appalto integrato per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e prolungamento della diga foranea, dal valore di 8,8 milioni di euro. La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è il prossimo 14 marzo alle ore 13.

Sono stati invece assegnati i lavori di consolidamento del versante ovest della parete rocciosa che sovrasta il Porto, per eliminare il rischio di caduta massi in corrispondenza del molo. “Colmiamo anche in questo caso un colpevole ritardo, finanziando un’opera che restituirà, dopo oltre vent’anni di attesa, la piena sicurezza e operatività ad un’area di grande importanza per l’economia e lo sviluppo di tutto il comprensorio” ha aggiunto il presidente Musumeci, in veste di commissario di governo della Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico. Gli uffici diretti da Maurizio Croce hanno definito tutte le procedure utili all’assegnazione dell’intervento, che verrà effettuato dal Consorzio Stabile Angedil Società consortile di Favara per un importo di poco superiore ai 270 mila euro, con un ribasso del 33,3 per cento.

Foto di Emanuel Butticè per Alqamah.it

Video a cura dell’Ufficio Stampa Regionale.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.