ROMA. Oggi, 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, celebriamo il coraggio e la grandezza mostrata dalle donne ucraine nell’atrocità di questi ultimi giorni. Molte di loro si sono ritrovate spesso sole a lottare in prima fila per salvare i propri figli, il Paese e quel che resta delle loro vite. Per questo mi piace immaginare che quest’anno l’8 marzo possa avere il volto delle donne ucraine, come Valentyna che ha scelto di non scappare dalla guerra, di imbracciare le armi e difendere la propria terra. E come lei anche Maryna, Anastasiia e Iryna. Ma anche il volto di Helena, che durante il conflitto e i bombardamenti, ha attraversato l’Ucraina per portare in salvo in Polonia decine di orfani. O di Yulia, madre e vedova, ha permesso al figlio di fuggire, a soli 11 anni, ed è rimasta in Ucraina per non abbandonare la madre malata e continuare ad accudirla. Di fronte a un evento così ingiusto e disumano come la guerra, nei loro occhi, la voglia di riscatto, la determinazione a difendere la propria libertà e i propri diritti supera qualsiasi paura. Sono loro le protagoniste di questi giorni, sulle quali è destinato a pesare oltremodo questo assurdo conflitto, come testimoniato anche dalle violenze fisiche e sessuali denunciate nelle ultime ore da ragazze e donne in fuga. È a loro che mando il mio commosso pensiero e tutta la mia vicinanza”. Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle, Vincenzo Santangelo.