È S.E. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, il nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Lo hanno eletto oggi i vescovi delle 18 diocesi dell’Isola riuniti a Palermo per la sessione primaverile della CESi.
Sostituisce S.E. Mons. Salvatore Gristina che ha concluso il suo mandato.
I Vescovi hanno espresso il loro compiacimento e ringraziato Mons. Salvatore Gristina, presente alla votazione.
Sull’elezione di Raspanti si susseguono i messaggi di congratulazione, specialmente di suoi concittadini, tra questi:
Il Sindaco di Alcamo, Domenico Surdi “desidero esprimere la mia gioia per la nomina di Monsignor Raspanti a Presidente della Cesi, una persona dai grandi principi morali, dalla forte spiritualità e soprattutto un comunicatore in grado di entrare nel cuore delle persone. Sono certo che Monsignor Raspanti, anche grazie a questa nuova nomina, costituirà sempre più un riferimento saldo per la Chiesa siciliana”.
Mimmo Turano Assessore alle Attività Produttive della Regione Sicilia: “Accolgo la notizia dell’elezione di monsignor Antonino Raspanti alla guida della Conferenza episcopale siciliana con orgoglio e gioia. Sono certo che il vescovo di Acireale, a cui mi legano le origini alcamesi e una profonda amicizia, saprà rappresentare per tutte le diocesi della Sicilia un solido e autorevole punto di riferimento grazie alla sua profonda levatura morale e culturale”.
Sindaca di Erica Daniela Toscano: “Credo che Monsignor Raspanti, promotore dell’iniziativa “Erice, la Montagna del Signore”, sia la guida ideale per la Chiesa siciliana. Le sue caratteristiche umane e spirituali ne fanno, a mio avviso, la figura ideale per ricoprire questo prestigioso incarico. Gli ericini non dimenticheranno il grande contributo che egli ha dato nel processo di valorizzazione di Erice come comunità-spazio per la spiritualità aperta alla ricerca culturale ed al dialogo interreligioso, oltre che per la conservazione e la fruizione del patrimonio dei beni culturali ecclesiastici. A Monsignor Raspanti vanno dunque le congratulazioni personali e dell’intera comunità ericina”.