Sul Nove dal 12/3. Per la prima volta parla anche fratello Kevin
Mazara del Vallo, 1 settembre 2004. E’ un’assolata mattina di fine estate e una bambina di quasi quattro anni sta giocando in garage mentre la nonna prepara il pranzo.
La piccola esce in strada. La zia la vede far capolino al cancello. Un istante, un istante solo. E la bimba non c’è più. Svanita nel nulla. È così che inizia uno dei più inspiegabili misteri italiani: la scomparsa di Denise Pipitone.
Una storia che ha varcato anche i confini nazionali e che dopo anni di indagini, processi, false piste ed errori, non ha ancora alcuna risposta né colpevoli. Solo domande: com’è possibile che una bambina scompaia in pieno giorno e nessuno veda nulla? E se qualcuno ha visto, perché tace da quasi 20 anni? Soprattutto, dov’è Denise? È viva o morta? A ripercorrere per la prima volta tutti questi anni è la docuserie in 4 puntate “Denise”, prodotta da Palomar Doc per Discovery, diretta da Vittorio Moroni e scritta con Simona Dolce, in onda in prima tv sul Nove dal 12/3 alle 21.25 (anteprima su discovery+). “Siamo partiti un anno fa da Mazara Del Vallo”, racconta all’ANSA Moroni, casualmente proprio nei giorni in cui dalla Russia arrivava l’ennesima, infondata, speranza di ritrovare Denise nella giovane Olesya Rostova. “I media hanno raccontato mille volte questa storia, ma nessuno aveva mai osservato davvero i conflitti interiori dei suoi protagonisti. Qui non solo c’è una bambina che non è mai stata ritrovata, ma nemmeno una spiegazione minima di quello che sia accaduto. Piera Maggio è una madre che da 17 anni si chiede dove sia la sua bambina e non ha neanche una tomba per piangerla”.
Grazie a un poderoso lavoro di ricerca negli archivi e nelle oltre 500 mila pagine degli atti processuali e preziosi materiali familiari, la serie ricostruisce passo passo quello che è accaduto, compreso l’impietoso carosello mediatico. Per la prima volta parla anche Kevin, il fratello di Denise. (ANSA).