Interrogazione sull’acqua

Trapani: a presentarla il consigliere comunale Francesca Trapani (Cinque Stelle)

Sembra che il sindaco Giacomo Tranchida abbia deposto l’ascia di guerra che brandiva contro Siciliacque quando era sindaco di Erice. Uno dei suoi principali atti da quando siede a Palazzo D’Alì è stato quello di allearsi con l’azienda specializzata nella distribuzione idrica in Sicilia, anzi più che nella distribuzione nei disservizi. Con un carico economico non indifferente per le casse comunali. Il consigliere comunale pentastellato Francesca Trapani ha così rivolto una interrogazione. Questo il testo.

“Lo stato di grave emergenza idrica che sta caratterizzando vaste zone della città di Trapani , non lascia intravedere, nel breve periodo, sensibili cambiamenti nello scenario delle disponibilità idriche. Quel che si sa è che permane una situazione fortemente deficitaria delle risorse idriche effettivamente disponibili sul territorio.

Chiedo di sapere con la massima urgenza:

1) Quali iniziative ha intrapreso e/o intende adottare l’Amministrazione Comunale per fronteggiare la situazione di carenza idrica esistente

2. Quali sono i dati aggiornati sui volumi di acqua accumulati nei serbatoi idrici del nostro territorio, sulla capacità di erogazione della rete di acqua potabile sia nel territorio comunale che nelle frazioni e nel centro storico (zona antica e zona nuova )

3. Sulle effettive potenzialità dei pozzi di acqua potabile di proprietà del Comune di Trapani

4. Complessivo di litri al secondo che arriva nelle case

5. A Quanto ammonta la media mensile dell‘acqua che arriva da Bresciana

6. Perché viene erogata in fasce orarie non regolari e per periodi sempre più ridotti

7. A quando risalgono le ultime manutenzioni ordinarie e i costi che sono stati affrontati da questa amministrazione comunale in termini di manutenzione ordinaria.

Alla luce delle cicliche emergenze nell’approvvigionamento idrico nella città di Trapani , come intende intervenire l’amministrazione al fine di garantire il diritto delle popolazioni interessate alla fruizione del bene pubblico acqua che, a parere dell’Interrogante, rischia di venire disatteso dagli attuali progetti di privatizzazione delle sorgenti”.

Adesso si attende la risposta del primo cittadino: “Vogliamo – dice Francesca Trapani – risposte scritte! Perché questa Amministrazione con i propri pozzi si trova in questa condizione ? Perché il famoso accordo con Siciliacque ? Perché 4 milioni di euro in 4 anni per acquisto acqua ?”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.