Massone al telefono, audizioni sospese a Trapani
TRAPANI. La Commissione parlamentare antimafia ha temporaneamente sospeso le audizioni in corso a Trapani. L’interruzione è stata decisa dal presidente Nicola Morra in seguito a un episodio avvenuto mentre era in corso l’audizione dei vertici locali delle associazioni massoniche. Sul fatto sono ancora in corso degli accertamenti, svolti da alcuni agenti della Digos, giunti in prefettura su richiesta della commissione. L’episodio contestato è avvenuto mentre era in corso l’audizione di quattro rappresentanti delle associazioni massoniche, tra cui l’ex gran maestro loggia Francisco Ferrer di Castelvetrano. Nel corso dell’audizione, il presidente Morra ha lasciato il salone della prefettura, trovando un altro dei massoni convocati per le audizioni, affiancato alla porta principale, con lo smartphone tra le mani, presumibilmente in fase di chiamata. Secondo i primi accertamenti, tra gli argomenti richiesti ai massoni che erano in audizione, c’è anche una presunta connessione tra una struttura del Cnr e la latitanza di Matteo Messina Denaro.
“Il soggetto fermato non era tra quelli convocati dall’Antimafia: abbiamo segnalato tutto alla Questura di Trapani, spero si comprenda esattamente cosa è accaduto”. Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, dialogando con i cronisti, a margine delle audizioni condotte all’interno della prefettura di Trapani e interrotte temporaneamente – come anticipato da AGI – per un episodio singolare. “Il sottoscritto si stava recando ai servizi – racconta Morra – e aprendo la porta del salone principale, ho trovato resistenza, perchè dietro la porta c’era una persona, la cui presenza impediva l’apertura della porta: aprendola ho trovato due persone, di cui una appoggiata alla porta, con il cellulare sul palmo della mano ed il display illuminato”. Secondo quanto appreso da AGI, l’episodio è avvenuto mentre era in corso l’audizione di 4 massoni, tra cui l’ex gran maestro della loggia Francisco Ferrer. “Il soggetto che stava con lo smartphone tra le mani è stato identificato e non era tra quelli convocati, non aveva alcun titolo a stare qui”, aggiunge il presidente della commissione parlamentare Antimafia. “Non so cosa stava facendo, ma acusticamente, era molto semplice ascoltare ciò che veniva detto all’interno del salone – ha concluso Morra – anche durante le audizioni dei rappresentanti delle associazioni massoniche, che tra l’altro erano state secretate, su richiesta degli auditi. A meno che non fosse sordo al 150%, si sentiva tutto”. Le audizioni – che sono riprese dopo la breve interruzione – dei rappresentanti provinciali delle associazioni massoniche, vengono svolte nell’ambito di un comitato, diretto dalla senatrice Margherita Corrado, “che ha lo specifico mandato di lavorare su queste aderenze, su queste relazioni opache”, ha detto il presidente della commissione Antimafia. L’argomento ieri è stato al centro anche delle audizioni dei pm della Procura di Trapani, anche in merito all’indagine Artemisia, su una associazione segreta a Castelvetrano, per cui è tuttora in corso un processo al Tribunale di Trapani, per violazione della Legge Anselmi.
Fonte AGI