Sono cominciate da circa mezz’ora a Trapani nell’area allestita presso la banchina di Ronciglio, le operazione di sbarco dei cinquecentoventi migranti che ieri hanno lasciato l’hotspot di Lampedusa ed erano stati imbarcati su nave Diciotti della Guardia costiera, arrivata stamane nel porto trapanese.
Nella struttura di prima accoglienza di contrada Imbriacola a Lampedusa sono rimasti in 575, a fronte dei 350 posti disponibili. Dei migranti sbarcati a Trapani, trecentoventi sono soggetti che hanno diritto a chiedere asilo politico e verranno quindi trasferiti in strutture di accoglienza in attesa dell’esito delle decisioni di pertinenza delle commissioni prefettizie, per i restanti migranti, tutti di nazionalità tunisina verranno notificati gli ordini di espulsione firmati dal questore di Agrigento. Si tratta infatti di immigrati già identificati e fotosegnalati nel corso della loro permanenza presso l’hotspot di Lampedusa, di pertinenza della questura agrigentina. A causa dell’assenza di posti nei CPR, quello trapanese di contrada Milo, per esempio, non funziona del tutto per la mancata assegnazione della gestione definitiva, i migranti tunisini di fatto restano liberi di muoversi, l’ordine di espulsione intima, a ciascuno di loro, di lasciare il territorio italiano entro sette giorni, ma è quasi certo che ognuno di loro proseguirà il loro viaggio, affronteranno il rischio di essere arrestati , questa la conseguenza in caso di mancato rispetto del provvedimento di espulsione. La prefettura di Trapani intanto è alle prese con l’accoglienza dei migranti sull’isola di Pantelleria, dove si trovano 250 migranti, anche loro provenienti dalla Tunisia. Altri 70 migranti intanto sono arrivati in queste ore con sbarchi autonomi a Favignana e Marettimo.