Il fondatore di Repubblica aveva 98 anni. Nato a Civitavecchia il 6 aprile del 1924, Scalfari è stato il primo direttore-manager dell’editoria italiana, padre di due ‘creature’, L’Espresso e Repubblica, nate dal nulla ma che in pochi anni non solo hanno raggiunto i vertici della diffusione e lasciato un’impronta indelebile. “Eugenio Scalfari se ne è andato, discretamente, in punta di piedi. Un vero protagonista di 50 anni di storia del nostro Paese. Un carattere non facile. Una Personalità forte, autorevole. Un leader naturale figlio di quella cultura democratica e azionista a cui siamo orgogliosi di appartenere ancora oggi. Ho avuto il privilegio di conoscerlo, di apprezzarlo, di frequentarlo. Grazie Eugenio per avere creato protagonisti indiscussi del grande giornalismo. Grazie per aver difeso una certa idea del nostro Paese. In autunno i LiberalPd ti dedicheranno una intensa giornata di studio e di confronto. Le Tue idee continueranno a vivere. Anche con noi”. Lo afferma Enzo Bianco appena appreso della scomparsa del fondatore de La Repubblica Eugenio Scalfari.
“Eugenio Scalfari ha fatto del riferimento alla cultura laica, al razionalismo e al progressismo la sua cifra politica e giornalistica. Così è riuscito a trasformare i giornali da lui diretti in laboratori di pensiero e di proposte per il Paese. Scompare un uomo che ha fatto, attraverso il giornalismo, la nostra storia”: così Vittoria Casa, presidente commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera.