In camera mortuaria “Civico”, segnalazione in procura
PALERMO. Ha trovato la salma della suocera nella camera mortuaria dell’ospedale Civico a Palermo tra le formiche e la sporcizia.
Ha contattato carabinieri e direzione dell’ospedale.
Alla fine a rispondere sono stati i militari del Nas di Palermo che hanno eseguito un sopralluogo constatato le condizioni in cui si trovava la camera mortuaria che accoglieva diverse salme inviando la segnalazione alla Procura di Palermo.
“È deceduta mia suocera. Portata in camera mortuaria all’ospedale Civico – dice Paola Borruso – Le salme erano in mezzo alla lordura invase dalle formiche. Ho dovuto togliere gli insetti dal viso di mia suocera, si erano infilate in ogni orifizio e vi risparmio la macabra descrizione”. “Ho contattato i carabinieri che mi hanno chiesto niente di meno che fotografare la salma invasa di formiche e portare le foto il giorno dopo per la querela. – aggiunge – Un ringraziamento invece devo farlo ai Nas, che prontamente hanno risposto alla mia telefonata, si sono premurati a contattare il Direttore Sanitario dell’Ospedale Civico Salvatore Requirez, irrintracciabile da noi poveri umani cui faccio appello per una gestione quanto meno più attenta, hanno fatto scattare i controlli, cui è seguita disinfestazione, fuori e dentro la camera mortuaria e mi hanno ricontattata per accertarsi del tutto”.
“Da parte dell’azienda ci rammarichiamo e ci scusiamo con i familiari – dice Maria Lucia Furnari, responsabile direzione medica di presidio del Civico -. Purtroppo con le alte temperature può accadere che i familiari consumando cibo e bevande attirino delle formiche. Noi regolarmente facciamo fare disinfestazione e sanificazione dei tutti luoghi dell’ospedale, compresa la camera mortuaria e facciamo la pulizia tre volte al giorno. Ho fatto mettere degli avvisi dove viene richiesto il consumo di cibo e bibite all’esterno della camera mortuaria e di evitare di portare fiori perché attirano soprattutto in estate le formiche. Fatti come quelli accaduti alla signora non devono accadere, sono inaccettabili”. (ANSA).