È stata archiviata, dal gip del Tribunale di Trapani, Caruso, la querela per diffamazione nei confronti di Paolo Arena, presentata dal Sindaco di Castellammare Nicola Rizzo. Si tratta della seconda archiviazione definitiva, dopo che il primo cittadino aveva fatto opposizione alla prima richiesta di archiviazione del pm D’Antona già alcuni mesi fa. Per i magistrati, quindi, non si tratterebbe di diffamazione politica-personale ma di un normale esercizio della libertà di espressione e critica.
I fatti in questione riguardano un intervento fatto dal Presidente dell’ Associazione del “Circolo Metropolis, Paolo Arena, in un’ assemblea pubblica contro le mafie, avvenuta il 5 luglio 2020, nel quale erano state chieste le dimissioni del sindaco, all’epoca sotto accusa per concorso esterno in associazione mafiosa per avere incontrato e favorito il capomafia di Castellammare, Francesco Domingo.
Questa archiviazione si aggiunge ad un altro caso analogo in cui il Sindaco Rizzo denunciò l’ex Assessore Giuseppe Fausto, sempre per diffamazione. Anche in questo caso i giudici hanno disposto l’archiviazione della querela.
“Per quell’episodio – commentano dal circolo Metropolis – i pm della Dda di Palermo, Gianluca De Leo e Francesca Dessì hanno appellato la sentenza di assoluzione nel processo di primo grado, richiesta accolta dalla procura Generale nell’udienza del 4 ottobre scorso. La posizione del sindaco Rizzo è dunque tutt’altro che chiarita, cosa che conferma ulteriormente la legittimità delle preoccupazioni e delle richieste di dimissioni allora manifestate da più parti e non solo da noi, anche all’interno dello stesso consiglio comunale. La querela aveva suscitato stupore e indignazione ed era stata vista come una limitazione della libertà di parola da parte di centinaia di cittadini e di associazioni, che in vario modo nei giorni seguenti ci avevano espresso la loro solidarietà e che ora la nostra associazione ringrazia per la vicinanza e il sostegno dimostrati in questi due anni. L’ordinanza del giudice è importante perché rimette le cose a posto, ribadisce la legittimità e la correttezza di quell’intervento pubblico, e soprattutto tutela la libertà di espressione e di critica del potere, sancita dalla nostra Costituzione. Noi già lo sapevamo – conclude la nota stampa del circolo Metropolis – ed eravamo fiduciosi. Evidentemente non lo sapeva il sindaco, che risponde con le querele alle legittime critiche dei suoi concittadini. Ma ognuno ha il suo stile. Per parte nostra continueremo, come abbiamo sempre fatto, nel nostro impegno civile e culturale, in difesa dei diritti, dell’ambiente e della pace, contro la mafia e le sue connivenze politiche, consapevoli delle difficoltà e della complessità del momento storico che stiamo vivendo, avendo come faro la nostra Costituzione, assieme a tutti i cittadini e le cittadine e alle associazioni presenti nel territorio che hanno condiviso con noi questi percorsi”.