Sanità. Cracolici visita con il rettore Midiri i padiglioni del Policlinico di Palermo “in attesa di consegna”. Il parlamentare PD scrive a Schifani e chiede un incontro: “situazione scandalosa, il presidente se ne occupi immediatamente”
“È scandaloso che il Policlinico di Palermo sia da un anno e mezzo in attesa della consegna dei nuovi padiglioni di chirurgia e di emergenza-urgenza, che comprendono anche la nuova area del pronto soccorso. Insieme con il rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri ho effettuato un sopralluogo nei locali interessati. Chiedo al presidente della Regione Renato Schifani, che al momento accorpa a sé tutte le deleghe assessoriali, di occuparsi in prima persona di questa situazione e di accertare eventuali responsabilità nei ritardi: non è accettabile avere dei locali ‘quasi pronti’ da mesi, che potrebbero offrire servizi sanitari fondamentali alla comunità ed invece sono ancora inspiegabilmente chiusi, mentre negli ospedali e nei pronto soccorso la gente è costretta ad interminabili attese”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD che questa mattina insieme con il rettore dell’Ateneo di Palermo Massimo Midiri ha visitato i due padiglioni del Policlinico “Paolo Giaccone”.
Dopo il sopralluogo, al quale erano presenti anche Alessandro Caltagirone commissario straordinario del Policlinico, ed Antonino Giarratano direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione, Cracolici ha scritto al presidente della Regione Renato Schifani per chiedere un incontro in merito alla condizione della sanità palermitana e per sollecitarlo a visitare i padiglioni del Policlinico.
I lavori in questione erano stati appaltati dal soggetto attuatore del commissario per l’emergenza Covid in Sicilia: la consegna sarebbe dovuta avvenire nel giugno 2021, dopo una serie di rinvii l’ultima comunicazione in merito indica quale data di consegna il prossimo 31 ottobre.
“Da quello che ho visto durante il sopralluogo – aggiunge Cracolici – sembra impossibile rispettare la scadenza del 31 ottobre: mancano ancora molti infissi esterni ed interni, alcuni impianti sono da ultimare e da collaudare. Sale operatorie, sale di terapie intensiva, sale di emodinamica: circa 60 nuovi posti letto che servirebbero come il pane al bacino di utenza della città di Palermo. Per non parlare delle aree che permetterebbero di triplicare gli attuali spazi del pronto soccorso e di quadruplicarne i servizi, e degli aspetti connessi alla formazione ed alla didattica”.
“Questa situazione è emblematica del modo in cui è stata gestita negli ultimi anni la sanità nel territorio palermitano – conclude Cracolici – chiedo al presidente Schifani un incontro, è necessario ed urgente fare un focus sulla sanità a partire dalla situazione paradossale del Policlinico di Palermo. Al presidente Schifani chiedo inoltre di visitare i locali in questione per rendersi conto di ciò che significa avere padiglioni che avrebbero potuto offrire servizi essenziali già da un anno e mezzo ed invece sono ancora con gli scatoloni nei corridoi”.