Fuochi d’artificio esplosi in una zona attigua alle mura di cinta del carcere di Trapani

TRAPANI. Mafiosi detenuti nella struttura, alla fine, avrebbero urlato dalle celle per ringraziare per l”omaggio’. Lo rende noto Mimmo Nicotra, presidente della Confederazione sindacati penitenziari (Consipe). Indagini sono state avviate per identificare gli autori e il destinatario del ‘festeggiamento’. Il sindacalista ricorda inoltre che il penitenziario ha “una gravissima carenza di personale” e “non ha un direttore effettivo, ma un dirigente che viene due volte a settimana da Palermo”. “Come Poliziotti ci siamo vergognati di offrire uno spettacolo ai cittadini in un luogo dove la sicurezza dovrebbe essere al primo posto”

Questo è il commento del Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia Gioacchino Veneziano per i giochi pirotecnici organizzati da sconosciuti ieri sera ad un paio di metri dalla cinta muraria del carcere di Trapani ove insiste il reparto alta sicurezza. “lo abbiamo detto in tutte le salse, – denuncia Gioacchino Veneziano della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – la gestione complessiva del carcere di Trapani è fallimentare, infatti in tempi non sospetti abbiamo chiesto l’intervento del Gruppo Operativo Mobile, ed è una scusa il fatto che il direttore occupa due incarichi, perché le due strutture di Trapani e Palermo contengono circa 800 detenuti, e in Sicilia ci sono direttori che da soli reggono egregiamente carceri con oltre 1400 detenuti” “poi se giustifichiamo la mancanza del direttore – insiste il leader della Uil di settore in Sicilia – dovremmo fare la stessa cosa con i Poliziotti Penitenziari che occupano due, tre e addirittura quattro posti di servizio, e quando sbagliano per colpa del troppo carico di lavoro subiscono pesanti procedimenti disciplinari, con la differenze che il direttore viene pagato per fare due cose, i nostri Poliziotti invece non solo non vengono pagati ma vengono puniti quando sbagliano” “da mesi – chiosa il sindacalista regionale – che il direttore Prestopino latita nelle relazioni sindacali, ovvero si prende gioco degli accordi regionali, indispettendo i lavoratori, infatti lo stress operativo a cui vengono sottoposti i nostri colleghi viene ingigantito dalle continue violazioni delle regole regionali, tra cui l’omissione grottesca delle procedure di mobilità interna che ha favorito una parte di lavoratori, penalizzandone altre” “investiremo della questione- conclude Gioacchino Veneziano- il nuovo Capo Dap Giovanni Russo, perché i Poliziotti del Pietro Cerulli non meritano queste mortificazioni, frutto di gestioni operative discutili che meritano verifiche dipartimentali, e siamo certi che il Provveditore Regionale Calandrino come promesso giorno 10 u.s interverrà per fare rispettare gli accordi sottoscritti dalla stessa con i sindacati regionali sempre violati dal direttore Prestopino”

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