Il covo dove sarebbe custodito l’archivio del capo mafia Matteo Messina Denaro sarebbe stato individuato dai Carabinieri. Sempre a Campobello di Mazara, nei pressi della casa usata come ultimo nascondiglio dal pericoloso latitante, capo della mafia trapanese. L’archivio delle carte del boss sarebbe nascosto forse dietro una parete o in una parte sotterranea.
Il secondo covo è stato scoperto dai Carabinieri in via Maggiore Toselli, dista un chilometro e mezzo da via Cb 31, quattro minuti in auto. Probabilmente, per Messina Denaro era un rifugio sicuro in caso di emergenza. E la caccia ai covi non si ferma. La procura diretta da Maurizio de Lucia sta passando al setaccio tutti i tasselli raccolti al momento della cattura: la chiave di un’Alfa 164 utilizzata dal latitante per muoversi in paese, due telefonini cellulari.
“L’inchiesta è appena all’inizio”, ripetono al palazzo di giustizia. Mentre è iniziato l’esame dell’agenda ritrovata nel covo di via Cb 31. Non solo un diario intimo in cui parla del suo travagliato rapporto con la figlia (mai incontrata), ma un’agenda con tanti numeri e nomi.