Sicilia: Miccichè a Schifani, lei è Bruto e io Giulio Cesare

Coordinatore Fi al governatore, la detesto mi sento tradito

PALERMO. “Io sono contento perché il lavoro che ho fatto insieme ad altri, perché si potesse cambiare il presidente della Regione nella passata legislatura, mi da’ ragione.

Qui c’è un altro stile, un altro metodo: voi avete cominciato a parlare con l’aula, cosa che prima non esisteva, prima c’era l’odio nei confronti dell’aula.

Oggi questo governo, sta facendo bene sta facendo male lo vedremo, quanto meno dialoga. Questo che significa che io improvvisamente adoro il presidente Schifani? No, lo detesto. Lo dico con grande sincerità perché mi sono sentito tradito. Però penso al bene della Sicilia, e quindi spero che questo governo prosegua positivamente la sua strada. Certo presidente Schifani, tanti sono stati traditi nella storia, a partire da Gesù, Giulio Cesare… vi ricorderete Bruto… Io sono certo, che alla fine della storia, Bruto sarà sempre lei e io sarò Giulio Cesare”.
Così il coordinatore di Fi in Sicilia e deputato regionale, Gianfranco Miccichè, rivolgendosi nell’aula dell’Assemblea, al presidente della Regione Renato Schifani. (ANSA)

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