TRAPANI. E’ stato depositato nei giorni scorsi il primo ricorso finalizzato alla richiesta di risarcimento danni per gli allagamenti subiti da tanti cittadini alle proprie attività commerciali e immobili privati. Diversi trapanesi lo scorso anno, subito dopo gli allagamenti del 26 settembre, tramite l’Avvocato Vincenzo Maltese del Foro di Trapani, avevano inoltrato una diffida con messa in mora nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giacomo Tranchida. Avevano avanzato anche istanza per procedere con la fase della mediazione civile ma il Comune si è sempre rifiutato di confrontarsi ritenendo di non avere responsabilità rispetto agli accadimenti. “Sebbene il 26 settembre del 2022 le condizioni atmosferiche sono state di eccezionale intensità, ciò non esonera da responsabilità l’amministrazione comunale, ai sensi dell’art. 2051 codice civile per avere la custodia delle condotte fognarie e quindi la manutenzione ordinaria e straordinaria, che come sarà provato nel caso di specie, è stata effettuata successivamente ai fatti del 26 settembre. Diverse infatti sono le sentenze anche della Suprema Corte di Cassazione che hanno dichiarato tale responsabilità tout court condannando i Comuni ai risarcimenti in favore dei proprietari delle case o delle attività commerciali – spiega l’Avvocato Vincenzo Maltese. “E’ opportuno precisare inoltre che il contributo che arriverà dalla Regione – come ho sempre sostenuto – non coprirà il risarcimento del 100% e non a tutti sarà erogato vista l’esiguità dell’importo. Personalmente, per la tutela dei cittadini, conosco solo una strada percorribile che è quella della giustizia civile ad a quella mi rivolgo”.
Adesso si attende solamente la fissazione della prima udienza dopodichè la parola passerà ai Giudici.