Venerdì 22 dicembre alle 15.30, al Castello Eufemio di Calatafimi Segesta, sarà inaugurata Phimes, l’installzione di Gandolfo Gabriele David. L’artista rende omaggio alla tradizione dei pani votivi siciliani e nello specifico al cucciddatu, a forma circolare e di sole, legato al culto del SS. Crocifisso e ai rituali agrari di morte e rigenerazione.
L’opera, realizzata dalla ditta locale “Leonardo Vultaggio – So.Me.L. SNC”, è stata creata grazie all’Amministrazione Comunale e alla Pro Loco.
Lo scopo è stabilire un contatto diretto con Elyma (altro lavoro di David)che si snoda in un percorso interno del Parco archeologico di Segesta, composto da installazioni vegetali e sculture che, nel segno della biodiversità e della connessione uomo- natura, elaborano il simbolo andino della Chakana o Croce del Sud.
“Con questa installazione vogliamo sottolineare la continuità tra Segesta e Calatafimi – afferma Francesco Gruppuso, Sindaco della cittadina del trapanese – in nome di riti e tradizioni che sono radicati nel territorio, dal mitico passaggio di Demetra e alla fede nel SS. Crocifisso. Questa scultura, affidata alla progettazione dello stesso artista di Elyma, suggella in nome dell’arte la sinergia con cui le due istituzioni, Parco e Comune, stanno lavorando per il territorio”.
Anche l’arch. Luigi Biondo, direttore del Parco archeologico di Segesta, manifesta soddisfazione per la realizzazione di questa opera che “studia il simbolismo che ruota intorno al grano e ne fa luogo di incontro fra culture lontane, come quella locale e quella andina, ma anche momento di passaggio di consegna tra vecchie e nuove generazioni. Come a Segesta, anche a Calatafimi, infatti, l’inaugurazione dell’installazione coinciderà con una performance che culminerà con la semina del grano. Un ulteriore tassello al progetto, già in fieri, di una Segesta, luogo di incontro e valorizzazione delle culture”.