TRAPANI. “La mancata approvazione del bilancio di previsione ha decretato la sospensione temporanea e immediata di diversi servizi ai cittadini trapanesi. Non è sufficiente trincerarsi dietro il paravento della legge e affermare, come hanno fatto esponenti della giunta senza neppure metterci la faccia, che quelli sospesi non siano per definizione normativa “Livelli essenziali di assistenza” ma attivabili a richiesta dalle amministrazioni comunali. Ogni servizio in meno è un vulnus per la comunità trapanese e per le famiglie. Penso soprattutto a quelle famiglie che oggi si trovano private del Servizio Educativo Domiciliare e del Servizio di assistenza domiciliare alla disabilità; penso a quelle madri e quei padri che non riceveranno alcun aiuto per il sostegno ai loro figli portatori di gravi disabilità, psico fisiche e sensoriali. Tutto questo è inaccettabile e ingiustificabile da parte di una amministrazione sorda e insensibile ai bisogni dei più fragili. Lo diventa ancor di più quando si profilano all’orizzonte soluzioni tampone e improvvisate in un ambito così delicato che coinvolge disabilità di media e profonda gravità.
È quanto sta accadendo, dopo il fermo dei servizi domiciliari, per l’assistenza specialistica per favorire l’autonomia e la comunicazione degli studenti con disabilità sensoriale, fisica, psico-fisica e disturbi dello spettro autistico. Anche in questo caso la negligenza amministrativa, l’assenza del bilancio di previsione, lo spauracchio dei debiti fuori bilancio agitato ad uso e consumo di una maggioranza pavida e incapace, hanno compromesso la possibilità di far partire diversi servizi, quali appunto quello degli Asacom, gli assistenti specializzati.
In loro assenza manca, nelle scuole, un supporto importante nel percorso educativo, inclusivo e di autonomia, altrimenti assicurato proprio grazie all’opera qualificata, professionale e specializzata di queste figure. Anche in questo caso il sindaco, Giacomo Tranchida e il suo assessore alle politiche sociali, avvezzi alle passerelle cittadine, non si sono pronunciati e, peggio ancora, non si sono confrontati con le famiglie alle quali non hanno prospettato soluzioni. Alcuni genitori in modo autonomo e confuso hanno contattato gli uffici che stanno fornendo pochi voucher a settimana ma non si comprende sulla base di quali criteri e principi e, soprattutto non si comprende in base a quale atto amministrativo che possa essere ritenuto efficace anche dalle stesse cooperative dei lavoratori ASACOM.
Mettere nero su bianco, con direttive precise e puntuali, con determine che validino sotto ogni aspetto, formale e sostanziale, l’erogazione di questi voucher non colma la disattenzione, incuria o incapacità nel definire gli atti di programmazione finanziaria entro i termini di legge, ma almeno restituisce qualche certezza a famiglie, caregiver e operatori ASACOM.
Attendiamo, quindi, anche in assenza del bilancio, che si avvii un percorso virtuoso per tutte le persone con disabilità, per dare un segnale ai disabili e ai loro caregiver family. Ma ciò sia fatto non con le parole ma con atti concreti, perché ormai di parole ne abbiamo sentite tante.” L’opinione della coordinatrice del gruppo territoriale di Trapani M5S ed ex consigliera comunale, Francesca Trapani sul modo di gestire questo importante servizio alla cittadinanza.