Mercoledì 14 febbraio, con la celebrazione del rito delle Ceneri, inizia il tempo di Quaresima. A Trapani esso è caratterizzato dall’antica cerimonia delle “scinnute” dei sacri gruppi dei Misteri della processione del Venerdì Santo, ne saranno protagonisti tutti i ceti, ogni martedì e venerdì, a partire da venerdì 16 febbraio.
“Il nostro cammino inizia già alle Ceneri che condivideremo insieme al vescovo alla Celebrazione Eucaristica in Cattedrale – dice il vicario generale e rettore della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, don Alberto Genovese – anche quest’anno vivremo intensamente il percorso quaresimale approfondendo tutta la passione di Cristo attraverso questi meravigliosi gruppi statuari che i nostri padri ci hanno tramandato rendendo protagonisti attraverso i ceti, i gesti di carità, musica e preghiera la fede e la devozione dell’intero popolo trapanese. Oltre i ai riti religiosi che si svolgeranno ogni martedì e venerdì con la “scinnuta” di due gruppi, ci saranno gli appuntamenti di lunedì 18 marzo e mercoledì 20 con le Madonne dei Massari e dei Fruttivendoli. Ci auguriamo che questo percorso ci possa aiutare a una interiorizzazione del mistero pasquale nella nostra vita e a una partecipazione attiva perché, insieme, possiamo giungere alla settimana santa realizzando una processione dei misteri che esprime l’unità e la comunione di tutta la città. Il continuo confronto fraterno durante l’anno passato, inoltre, ha portato alla decisione da parte dei ceti di accogliere la presenza di un assistente spirituale, prete o diacono, come compagno di viaggio nella cura degli aspetti spirituali della vita delle Maestranze. In questo momento abbiamo già definito con alcuni ceti mentre altri sono in attesa della scelta: ceto degli orefici (diacono Leonardo Conticello); ceto dei pescatori (don Fabiano Castiglione); ceto degli ortolani (don Francesco Vivona); ceto dei metallurgici (don Antonino Marrone); ceto del popolo (don Matteo Peralta); ceto dei sarti e tappezzieri (diacono Girolamo Marcantonio); ceto degli autisti, camerieri … (don Antonino Catalano)”.