Di seguito si riporta la lettera aperta di Francesca Trapani, coordinatrice del gruppo territoriale M5S del capoluogo, rivolta alla consigliera comunale Marzia Patti.
“Cara Marzia,
vuoi sapere con chi sto? E con chi sta il M5S? Voglio essere estremamente chiara, intanto spiegandoti in premessa con chi non stiamo e con chi non staremo.
Non stiamo e non staremo con Giacomo Tranchida, perché ha dimostrato in questi anni di non essere all’altezza delle scelte di cui questa città aveva bisogno.
Non stiamo e non staremo con quanti queste scelte le hanno avallate e sostenute, talvolta, anche contro gli interessi generali dei trapanesi.
Non stiamo e non staremo con chi ha consentito violenze urbanistiche come l’RSA in via Virgilio, il sottopasso ferroviario, e con chi, con progetti poco “pensati”, minaccia le poche aree rimaste libere, sulle quali poter realizzare un parco urbano e progetti di tutela idrogeologica a protezione della città.
Non stiamo e non staremo con chi si riempie la bocca di progetti milionari, e forse neppure strettamente utili, come la ZES e non riesce, invece, ad approvare un ordinario bilancio di previsione.
Non stiamo e non staremo con quanti avallano politiche che mortificano servizi fondamentali, come la mensa scolastica; questione, quest’ultima, sulla quale l’amministrazione che tu sostieni ha ormai abdicato.
Non stiamo e non staremo con chi ha fatto da stampella a un’amministrazione che non ha saputo gestire, per la parte che gli compete, la pulizia della città e il ciclo dei rifiuti. Fallimentare anche la gestione dell’acqua e delle fonti di Bresciana.
Potrei continuare con questioni forse meno impattanti, come la pessima realizzazione dei dossi e dei percorsi per non vedenti in via Fardella, ma preferisco concentrare l’ultima mia critica sulla gestione del verde urbano. L’amministrazione Tranchida credo che abbia il record di alberi abbattuti, e quello negativo di alberi mai piantati, il tutto in assenza di un piano del verde.
Ecco, cara Marzia, con questa amministrazione o con una riproposizione di essa, per interposta persona, non saremo disponibili e non risponderemo “presenti”.
Da dirigente a dirigente… Sai bene che una rotta è stata tracciata a livello nazionale tra Pd e M5S. E allora possiamo partire dai temi comuni: la critica all’autonomia differenziata, il salario minimo legale, i temi della tutela dell’ambiente e delle politiche energetiche. Lavorare su quello che ci unisce, anziché su quello che ci divide potrebbe essere un buon metodo per trovare un terreno comune.
Ma se vorrai tornare sui temi locali che riguardano la città, allora posso già anticiparti che staremo, invece, con chi vorrà proporre un vero cambiamento del paradigma politico, e permettimi di aggiungere, del personale politico chiamato a governare Trapani.
Staremo con chi vorrà rompere gli equilibri di un potere che pur di “gestire” la cosa pubblica accetta compromessi sulla visione di una società progressista, inclusiva, solidale, attenta ai bisogni delle persone più fragili.
Staremo con chi vuole restituire ai trapanesi diritti e doveri di cittadinanza. Staremo con chi guarda ai bisogni degli anziani come al diritto dei giovani di guardare al futuro, contro una classe dirigente ancorata al proprio presente, fatto di piccoli interessi personali. Dalla precedente esperienza abbiamo imparato che questo percorso si può costruire, con fatica e abnegazione.
La strada è tracciata e, in questo percorso di democrazia e buona politica, saranno benvenute tutte le forze politiche, civiche e sociali che vi si riconoscono per storia e per prassi. Per quanti pensano che l’appuntamento elettorale sia un autobus, e lo interpretano come tale, non ci sono e non ci saranno neppure posti in piedi”.