Si è insediato il nuovo management della Banca Don Rizzo, eletto dall’assemblea dell’istituto bancario, con filiali nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento. Riconfermati alla presidenza Sergio Amenta, alla vice presidenza Nicola Colabella e il Cda uscente, composto da Andrea Aiello, Isabella Catalano, Vincenzo De Luca e Vittorio Troia. New entry Giovanni Chinnici, che ribadisce la sensibilità della Banca ai temi dell’impegno sociale e civile. Alla presidenza del Collegio Sindacale confermata Maria Italiano, che sarà affiancata da Dario Allegra e Dario Signorino.
L’assemblea, alla quale hanno partecipato oltre 700 soci, ha approvato all’unanimità il bilancio e la nomina degli organi sociali, come proposta dall’amministrazione uscente. Il bilancio 2023 conclude il ciclo di pianificazione 2021/2023, il primo dall’adesione al gruppo Iccrea, evidenziando l’ulteriore crescita degli impieghi che si attestano a oltre 455 milioni di euro, con una dinamica multipla rispetto a quella espressa dal sistema bancario, invece la raccolta da clientela si attesta, a fine anno, a oltre 770 milioni, in crescita sia nella componente diretta che indiretta. Nel triennio di piano l’andamento delle masse amministrate è risultato significativamente superiore a quello di settore, con la raccolta e gli impieghi cresciuti di oltre il 30% e la quota di mercato che si attesta a circa il 12% nella provincia di Trapani, ribadendo il ruolo e il radicamento della Banca che oggi è l’unica ad avere conservato la sede e i centri decisionali nella provincia.
“Nell’attuale contesto – ha dichiarato il direttore Antonio Pennisi – è cruciale proseguire nell’efficientamento di costi e processi per continuare con la tradizionale attività di intermediazione creditizia a sostenere l’economia reale, come confermato dai dati del primo trimestre del 2024 che vedono la raccolta a oltre 780 milioni, gli impieghi a oltre 464 milioni e un utile in corso di circa 3,3 milioni di euro”.
Francesco Leone, che dall’ 1 luglio assumerà la Direzione Generale, precisa che “il valore aggiunto apportato al territorio, oltre 25 milioni nel 2023, rappresenta un non trascurabile contributo alla comunità e all’economia locale, la pianificazione per il triennio 2024-2026 è stata definita in continuità con quanto fatto e realizzato fino a oggi, nella consapevolezza che la Banca è “socia” della collettività al cui destino è legata”.
Il presidente Sergio Amenta ha sottolineato come “i risultati realizzati in questi anni abbiano posizionato la Banca tra le più performanti e solide nel patrimonio regionale del credito cooperativo, consentendo di traguardare con ragionata confidenza il non semplicissimo scenario congiunturale, nel quale è chiamata a operare”.
Il vice presidente Nicola Colabella afferma che “nella consapevolezza della responsabilità sociale che il ruolo di banca mutualistica del territorio comporta, la Banca continuerà a investire nell’economia reale per creare opportunità di lavoro, valorizzandone il capitale umano dei territori”.