È deceduto Vito Nicastri, all’età di 68 anni, presso il reparto oncologia dell’Ospedale Cervello di Palermo, presso cui era ricoverato da settimane per una malattia.
L’ imprenditore alcamese è noto per essere stato al centro di numerose inchieste legate agli ingenti profitti generati dagli investimenti sull’eolico e le rinnovabili in Sicilia. Nel 2013 la Direzione Investigativa Antimafia gli confiscò beni per oltre 1,3 miliardi di euro. Nicastri partendo come un semplice elettricista è riuscito a costruire, nel corso degli anni, un impero finanziario a tal punto da essere definito dal Financial Times il signore del vento. Fortuna economica che secondo alcuni magistrati sarebbe arrivata grazie ai rapporti con Cosa Nostra.
Nel 2018, venne accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizzia di beni, per cui venne arrestato e messo ai domiciliari. In primo grado fu condannato, per poi essere assolto dall’accusa di concorso esterno in Appello nel dicembre 2023. Per i pm l’accusa era quella di aver trasferito parte dei profitti derivanti dagli impianti eolici al boss latitante Messina Denaro, tesi confermata anche dal pentito Lorenzo Cimarosa.
Nicastri, oltre all’assoluzione, è rimasto al centro di altre inchieste giudiziarie, nel 2020 fu accusato di aver pagato tangenti ad alcuni funzionari regionali per avere autorizzazioni su impianti di energia rinnovabili. In questo caso la richiesta di condanna era di 12 anni.