Gli incontri segreti, forse l’archivio e la convalescenza post operazione del 2020 per il tumore al colon.
Sono due gli appartamenti utilizzati da Matteo Messina Denaro e, probabilmente, anche dai suoi più stretti collaboratori: la sorella Rosalia, il geometra Buonafede e la vivandiera Lorena lancieri. Tutti e due all’interno del residence di Mazara di via Castelvetrano.
Uno dei due appartamenti è stato già aperto da polizia e carabinieri ed è stato trovato completamente vuoto. L’altro invece è quello che viene aperto in queste ore e che si presume sia quello nel quale Messina Denaro ha vissuto nelle settimane antecedenti e successive al primo intervento chirurgico subito nel novembre 2020 presso l’ospedale di Mazara.
Il primo appartamento, quello rinvenuto già spogliato da ogni avere del boss, è stato aperto dagli investigatori con le chiavi trovate dalla polizia nei giorni della cattura all’interno della Giulietta.
L’altro appartamento, quello ancora chiuso, secondo gli accertamenti potrebbe essere il vero covo segreto del boss.
L’immobile che si vede invece nelle immagini diffuse oggi da polizia e carabinieri è una sorta di ufficio che appartiene al proprietario del garage individuato sempre all’interno del residence. Anche in questo caso le chiavi che aprivano questo piccolo studio facevano parte del mazzo trovato nella Giulietta di Messina Denaro. Tra queste anche quella che serviva ad aprire il cancello di ingresso del residence di via Castelvetrano.