TRAPANI. De Thesauro suo nova et vetera. All’origine dei “Misteri”, il tesoro della pietà popolare a Trapani. A Sant’Agostino prolungata l’apertura della mostra fino al 30 settembre p.v. A cura di Piero Messana, Lina Novara e Liborio Palmeri, espone opere scultoree e dipinti per la maggior parte inediti o poco conosciuti, come per esempio i due dipinti raffiguranti due Misteri dolorosi della vita di Cristo, di cui si ignora la provenienza, oppure parte del corredo pittorico dell’Oratorio della Ficarella a Trapani. Inaugurata il 21marzo scorso per la Settimana Santa come occasione per dare spessore artistico e culturale alla tradizione della devozione del venerdì santo, l’esposizione corredata di pannelli didattici storico-artistici, ha ricevuto ben 13mila visitatori con ingresso gratuito. Da lunedì scorso con la decisione di prolungare l’apertura per tutta l’estate, si è reso anche necessario prevedere un biglietto d’ingresso di euro 2,50.
I ragazzi fino a 17 anni pagano un biglietto ridotto di euro 1 e 50 centesimi mentre i disabili, il clero, religiosi e religiose entrano gratuitamente. La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 20 eccetto i giorni festivi. L’accoglienza è a cura della cooperativa Fe.Art. di Erice.
La Diocesi di Trapani ha sempre avuto una grande attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale della Chiesa Trapanese, soprattutto di quello collegato alle espressioni popolari della fede vissuta dal popolo cristiano. La mostra “Fulget Crucis Mysterium” (2009) pose l’accento sulla rappresentazione scultorea del supremo simbolo cristiano, il Crocifisso. Si sperimentò in questo primo evento uno straordinario coinvolgimento del territorio e una grande partecipazione popolare con l’originale proposta sul territorio nazionale di una mostra dedicata alla Croce nell’arte contemporanea . Nell’estate dello stesso anno si inaugurò l’esperienza della catechesi attraverso l’arte con la Mostra “Jesus Hominum Salvator”. Si pose l’attenzione successivamente, nel 2011, alla tipica lavorazione trapanese della scultura polimaterica elaborata dagli artisti per i riti processionali del venerdì santo con la mostra “Legno, tela, colla e…”, promuovendo un convegno di studi sulla tecnica e sulla specificità della lavorazione delle opere trapanesi, emancipandole dalla generica e non pertinente definizione di opere in cartapesta.
Con la mostra “De thesauro suo nova et vetera. All’origine dei Misteri: il tesoro della pietà popolare a Trapani”, la Commissione Diocesana di Arte Sacra vuole proporre un ulteriore approfondimento, anche alla luce dell’acquisita consapevolezza della pietà popolare come locus teologico, che il magistero di papa Francesco, ha riproposto nella sua centralità alla riflessione della comunità. Già all’inizio del secolo XX Romano Guardini aveva sottolineato: «Nulla sarebbe più errato del voler sopprimere, per amore della liturgia, sane e preziose forme di vita religiosa popolare anche solo del voler adattare queste ultime alla prima» (R. Guardini, Lo spirito della liturgia, Brescia, 1930, p.19). Sappiamo che, soprattutto nel post Concilio, questo ammonimento è caduto nel vuoto. La mostra vuole riportare alla coscienza della Chiesa diocesana e della collettività trapanese la multiforme ricchezza di espressioni artistiche che nei secoli, soprattutto con la spiritualità delle associazioni laicali, è stata prodotta. «La storia della nostra diocesi sollecita una particolare attenzione al mondo dell’arte e della musica, dell’associazionismo religioso e sociale. Di grande interesse è la pietà popolare, che coinvolge molte persone, di ogni età, nelle feste patronali e nelle manifestazioni della Settimana Santa. Opportunamente ripensata, essa è chiamata a superare personalismi e dipendenze varie, con il rilancio
religioso e civico. Siamo certi che così potrà essere trasmessa in modo cristianamente e culturalmente dignitoso alle nuove generazioni, oltre che condivisa con manifestazioni simili nel resto dell’Europa». (P.M. Fragnelli, Ascolto è futuro. Insieme sulla strada, p. 23, Orientamenti pastorali 2023/24