“Il sindaco di Alcamo, tramite Facebook, comunica quello che la legge prevede e che noi ben sappiamo, ossia che l’acqua di pozzi privati non può essere utilizzata per il consumo umano e per scopi igienico sanitari. Per sapere cosa prevede la legge non serve un sindaco e una giunta, è sufficiente l’attività dei burocrati e, al massimo, di un segretario comunale”. Lo dichiarano Giacomo Scala, segretario
provinciale della DC a Trapani e il direttivo cittadino della DC.
“Alla politica si chiede altro. Si chiede di affrontare le situazioni di crisi, come quella che sta vivendo la città a causa della carenza idrica, con provvedimenti emergenziali adeguati, come la legge gli consente di fare. La giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza per la nostra provincia già all’inizio di marzo e da allora non è stato preso alcun provvedimento dall’amministrazione alcamese. L’acqua è un bene essenziale, non solo per gli usi potabili e igienico sanitari, ma anche per le altre indispensabili attività di uso domestico, come la pulizia degli ambienti, il lavaggio indumenti, lo scarico dei sanitari e tanto altro. In questa situazione di emergenza usare i pozzi privati regolarmente autorizzati usi non potabili e per un periodo limitato nel tempo allevierebbe di molto il problema. A volte risulta difficile tornare sui propri passi, ma il bene comune dovrebbe imporre di farlo”.