Lo scorso 5 agosto si è svolta, presso la Prefettura di Trapani, un’ulteriore riunione per monitorare le azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno degli incendi boschivi, di vegetazione e d’interfaccia, attuate nel territorio provinciale dagli Enti competenti. Hanno partecipato all’incontro, presieduto dal Prefetto Daniela Lupo, i rappresentanti delle amministrazioni comunali, del Libero Consorzio Comunale di Trapani, delle Forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco, dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, del Dipartimento regionale delle Protezione civile e dell’ANAS.
È stata l’occasione per fare il punto sulle misure di previsione, prevenzione e contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia, al fine di ridurre e contenere gli effetti devastanti di questo fenomeno, che lo scorso anno ha distrutto più di 500 ettari di superficie boscata. Al riguardo, le componenti tecniche hanno effettuato un report degli incendi che si sono verificati dal mese di marzo al mese di luglio, facendo emergere che, seppur il numero degli interventi non sia stato esiguo, le aree bruciate si sono notevolmente ridotte rispetto al precedente anno.
In particolare, nel periodo di riferimento, si sono verificati incendi boschivi e/o d’interfaccia nei Comuni di: Castellammare del Golfo con 205 ha di superficie boschiva e 40 ha non boschiva, Pantelleria con 1 ha di superficie boschiva, Valderice con 50 ha di superficie non boschiva, Salemi con 31 ha di superficie boschiva e 28 ha non boschiva, Calatafimi con 10 ha di superficie non boschiva, Alcamo con 12 ha di superficie non boschiva.
La stretta collaborazione e sinergia tra i Vigili del fuoco e la Forestale ha consentito di effettuare un aggiornamento della mappatura delle aree percorse dal fuoco, che sarà messo a disposizione delle amministrazioni locali per l’approvazione o aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco ai sensi dell’art. 10 della L. 353 del 2000, all’aggiornamento o redazione delle rispettive pianificazioni di protezione civile. La mappatura resta naturalmente anche a disposizione delle forze dell’ordine, per disporre mirati e coordinati servizi di prevenzione e controllo del territorio, delle componenti tecniche e degli enti gestori delle infrastrutture per monitorare gli interventi di competenza
È stato, infatti, evidenziato come tali azioni, unitamente all’adozione di strumenti che consentano una più precisa e tempestiva geo-localizzazione degli incendi, anche con l’ausilio di moderne e già testate tecnologie, sia determinante nel contenere la propagazione delle fiamme.