L’assessore Rosalia D’Alì non ci sta e contesta il contributo al festival della scorsa settimana. Ma Tranchida getta acqua (quella che però non c’è) sul fuoco
L’assessore alla Cultura Rosalia D’Alì entra in rotta di collisione con il resto della Giunta di Palazzo D’Alì, guidata dal sindaco Giacomo Tranchida. Sembrano essere le sue parole preludio di una crisi politica a Trapani. Qui da tempo si parla di rimpasto, e la D’Alì a Tranchida non le manda a dire. Ma parla anche con il suo collega di Giunta, Lele Barbara artefice del Green Valley Pop Fest e sostenitore della necessità di garantire all’evento non pochi fondi pubblici, per la riuscita. Intnto ecco ciò che dice l’assessore alla Cultura, Rosalia D’Alì.
“Un evento di musica pop che suscita ampio gradimento da parte del pubblico, con un notevole impatto mediatico nazionale, merita sicuramente attenzione e sostegno da parte della pubblica amministrazione che lo ospita.
È per questo che quando lo scorso gennaio la proposta, con la richiesta di patrocinio, di realizzare a Trapani il Green Valley Pop Fest, è arrivata in Giunta, è stata accolta anche da me con convinzione.
È con spirito di squadra ho sottoscritto la delibera che stanziava 50.000 euro dal bilancio comunale per evitare il rischio che alcuni artisti già annunciati non potessero partecipare, deludendo così i tanti fan che avevano acquistato il biglietto.
Nel corso dei mesi non mi sono occupata né dei rapporti con gli organizzatori, nè dello stato di avanzamento amministrativo e procedurale necessario per ottenere le autorizzazioni con il coinvolgimento delle partecipate, passaggi seguiti dal collega assessore con delega agli Eventi, Emanuele Barbara.
In qualità di assessore con delega alla Cultura e a Luglio Musicale ho seguito, e continuo a seguire, a stretto contatto con il direttore artistico, il direttore di produzione e lo staff tutto, la buona riuscita degli spettacoli inseriti nel programma finanziato dal Ministero della Cultura e dalla Regione Siciliana, finanziamenti annuali indispensabili per mantenere lo status di teatro di tradizione e onorare i 76 anni di esistenza di un Ente teatrale che ha fatto la storia culturale della città.
Trovo corretto che il Luglio si “apra” alle nuove generazioni e ai generi più popolari e si impegni nel sostenere anche altre iniziative che possano accrescere l’offerta locale, sempre nel rispetto della legge, con trasparenza e con il coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione e degli organi delegati dal Comune.
Tuttavia, riguardo alla polemica sulla coproduzione e sul finanziamento concesso dalla Regione Siciliana al Luglio Musicale per il Green Valley, prendo le distanze da quanto accaduto.
La gestione delle procedure si è svolta senza richiedere la mia partecipazione attiva e soprattutto, e mio malgrado, senza il mio coinvolgimento diretto, e di questo me ne rammarico. Per questo non intendo consentire ulteriormente che si prendano decisioni che riguardano l’Ente senza il mio avallo e, nel caso di coproduzioni, senza il coinvolgimento del direttore artistico.
Concludo rassicurando anche i dipendenti del Luglio Musicale, e i tanti professionisti che gravitano intorno all’Ente, che i loro compensi sono e rimarranno una priorità assoluta, per i quali mi batterò prima di qualsiasi altra iniziativa esterna”. Intanto a margine di una conferenza stampa indetta oggi a Palazzo D’Alì dal sindaco Tranchida sul tema della crisi idrica, ad una domanda precisa riguardo lo stato di salute della Giunta, Tranchida ha risposto netto e tra virgolette per come lui spesso dice quando c’è da registrare dichiarazioni che non è possibile smentire. Ha gettato acqua (virtualmente, perchè la vera acqua manca) sul fuoco: “stato di salute ottimo e siamo salubri”. Ma c’è da immaginare, al netto di ogni cosa (frase questa solitamente usata da Tranchida) che a settembre alla ripresa dell’attività, l’agenda politica è già ricca di impegni e di tante cose da vedere e rivedere, cominciando dalle partecipate, Atm e Luglio Musicale.