È stata revocata l’ordinanza del Comune di Castellammare del Golfo emessa, dal Sindaco Giuseppe Fausto, come misura di emergenza straordinaria per contrastare l’estremo rischio che la popolazione versa in assenza idrica del territorio. Per la distribuzione di acqua da pozzi privati, secondo le norme, non basta solamente il nulla osta del Genio Civile ma anche l’autorizzazione dell’Asp Trapani. Quest’ultimo, come da prassi e regole, non si prende la responsabilità e firma la revoca della misura, anche se è stata emessa in stato emergenziale e straordinario. Situazione che ha sollevato notevoli polemiche in quanto sono tanti i cittadini che commentano “stare senza acqua nel WC è anche un’emergenza“, oppure, “chi ci assicura che le nostre condutture idriche siano al 100% conformi?“.
Nel frattempo, il primo cittadino castellammarese, prova a cercare altre soluzioni. Nella nottata di ieri, il Sindaco Fausto, si è recato per un sopralluogo al pozzo di Costa Larga nel tentativo di integrare le risorse idriche a disposizione e far fronte all’emergenza.
Sulla questione è intervenuto anche il Sindaco Domenico Surdi dal suo profilo facebook, commentando la revoca dell’ordinanza di Castellammare del Golfo, lodando il proprio operato e polemizzando con chi lo criticava: con una nota trasmessa per conoscenza anche a tutti i comuni della provincia, l’Asp di Trapani ha di fatto imposto a Castellammare lo stop ai prelievi da pozzi di acqua non potabile. Il tema peraltro era stato affrontato, come emerso dalle cronache, anche nel comune di Trapani, dove a seguito delle analisi svolte in alcuni pozzi privati, era stata negata l’autorizzazione a tutela della salute pubblica. Sono stati giorni difficili perché oltre a gestire le criticità dovute ai continui guasti alla conduttura esterna abbiamo cercato di spiegare quanto messo in atto per distribuire alla cittadinanza esclusivamente acqua potabile, nonostante la confusione causata anche da alcuni articoli di stampa, diciamo così, non sempre precisi. Tutto ciò mentre abbiamo seguito i lavori necessari per portare più acqua al bottino e contemporaneamente messo in piedi, con la grande collaborazione della protezione civile comunale, un sistema per garantire pronta assistenza ai cittadini più in difficoltà, come per esempio anziani e soggetti bisognosi di cure. Comprendo bene l’esasperazione di chi più di altri ha subito ritardi e slittamenti dei turni ed in queste ore stiamo lavorando per poter tornare ad erogare i turni con continuità e regolarità. Non posso tuttavia accettare lezioni da parte di chi cerca consapevolmente di sfruttare questi momenti di difficoltà collettiva per aizzare la popolazione. Oggi però vedo molti di questi in silenzio. Sarà perché oltre ad essere festa ci vuole coraggio a parlare: lo stesso che serve a mantenere saldo il timone anche quando il vento soffia verso un’altra parte.
Sempre tramite social il primo cittadino alcamese commenta che alcuni lavori, realizzati da Siciliacque, sono stati conclusi e che si dovrebbe ridurre l’attesa dei turni.
Un momento difficile per tante amministrazioni locali che, in modi diversi, cercano soluzioni per risolvere la crisi idrica.