In occasione del XXXIII anniversario dell’omicidio di Libero Grassi, imprenditore palermitano assassinato il 29 agosto 1991, diverse le iniziative promosse in sua memoria, come Un fiore di vinca per ricordare Libero Grassi, uomo libero, ucciso dalla mafia, messaggio espresso da Libera Palermo.
L’Associazione Addiopizzo sostiene: “La storia di resistenza civile di Libero Grassi resta una delle più significative ed esemplari del nostro Paese, anche perché maturata in un contesto di solitudine e isolamento, dove la regola era l’acquiescenza al racket delle estorsioni.
Oggi, grazie al suo sacrificio, si sono create le condizioni per cui commercianti e imprenditori possono opporsi ai condizionamenti di Cosa Nostra, senza dover ricorrere al clamore a cui fu costretto Libero”.
Nello Battiato, presidente della Cna Sicilia, ricordando l’imprenditore, ucciso per aver denunciato il racket delle estorsioni, afferma: “Libero Grassi ha rotto la coltre di omertà mafiosa che avvolgeva il sistema economico e istituzionale. Se oggi esiste un sistema antiracket lo dobbiamo soprattutto a lui. Grazie alle sue denunce e alla sua azione di sensibilizzazione molti imprenditori hanno trovato il coraggio di denunciare e di fare rete. In questi ultimi decenni molto è cambiato, ma i suoi insegnamenti sono ancora validi. Per combattere le mafie è necessario agire di squadra, imprese, istituzioni e cittadini, ognuno facendo la propria parte”.
Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dichiara: “Con profonda commozione e rispetto, oggi ricordiamo il sacrificio di Libero Grassi, che 33 anni fa ha avuto il coraggio di dire ‘no’ al racket della mafia, difendendo la propria dignità e quella degli imprenditori siciliani. La sua ribellione contro il pizzo, purtroppo solitaria all’epoca, fu un atto di straordinario coraggio che ancora oggi rappresenta un faro nel cammino verso la legalità. La sua morte non è stata vana, perché quell’uccisione ha iniziato a scuotere le coscienze, dando avvio a un lungo percorso di rinnovamento nella lotta contro la criminalità organizzata. Le istituzioni hanno il dovere di continuare a sostenere chi, con azioni concrete e un impegno quotidiano per la giustizia e la libertà, si oppone al sopruso e all’illegalità. La memoria di Grassi vive nelle nostre azioni e nelle nostre scelte, affinché la Sicilia possa finalmente essere libera da ogni forma di oppressione mafiosa”.