Di seguito le dure dichiarazioni del componente della segreteria provinciale PD Trapani, Michele Rallo, nei confronti del deputato regionale del PD, Dario Safina.
“Ho aderito al Partito Democratico perché mi riconosco nei suoi valori, ma soprattutto perché sono allergico ai partiti personali.
La mia premessa è doverosa per commentare l’adesione del consigliere Giangrasso appressa attraverso i social dell’On. Safina, annuncio che stupisce perché essendo Safina un dirigente regionale del Pd non può non sapere che Giangrasso milita nel Pd dal 2019, è stato vice segretario del circolo di Favignana e successivamente vicario fino alle regionali, quando si è dimesso mantenendo il suo ruolo in assemblea provinciale.
L’on. Safina non può dalla sua segreteria politica decidere la linea comunale a Favignana, perché sa
benissimo che il PD delle Egadi, pur avendo appoggiato e contribuito alle elezioni del sindaco Forgione, ha mantenuto da sempre una linea esterna distaccata, moderata ma al tempo stesso molto critica con le scelte dell’amministrazione Forgione, motivo per il quale Giangrasso ha presentato le sue dimissioni, già prima di entrare in consiglio comunale attraverso una surroga.
E’ molto grave che l’onorevole Safina non abbia mai voluto riconoscere il mio ruolo di componente della segreteria Provinciale, conferitomi dal segretario Venuti, da lui continuamente osteggiato e non abbia fatto un passaggio nemmeno con il Circolo delle Egadi di cui sono reggente.
L’On Safina continua a costruire un partito parallelo provando a sostituire i dirigenti con uomini di “Pietra”, con l’obiettivo di riprendersi il giocattolo perduto da utilizzare come un circolo privato. Ne prendo atto e allo stesso tempo prendo le distanze.
Avremmo apprezzato la presenza dell’On. Safina quando il Circolo e la segreteria provinciale erano in prima linea contro la costruzione di uno stabilimento balneare a Levanzo e le interrogazioni parlamentari sono state prodotte da tutti i partiti, tranne che dal Partito Democratico.
Il nostro arcipelago è fatto di tante persone, storie e idee, di sensibilità ambientale, culturale e sociale e non è terra di conquista coloniale come avvenuto in passato, lo tenga ben a mente l’On. Safina! Piazzare la bandierina su un consigliere peraltro iscritto da anni al Pd, prima del congresso per costruire il partito parallelo dell’onorevole, o farlo in previsione di chissà quale elezione politica locale non rende migliore il nostro percorso politico, lo fa solo collassare allontanando quelle persone che credono ancora nella politica e nel Partito Democratico”.