Il braccio destro di Messina Denaro esce per buona condotta: non si è mai pentito

Via libera dal tribunale dell’Aquila dopo il comportamento esemplare. Lavorerà in biblioteca a Sulmona

DI SAVERIO OCCHIUTO*

Il via libera è arrivato dal tribunale della libertà dell’Aquila e dallo stesso Comune di Sulmona: Leonardo Ciaccio, ritenuto l’uomo di Cosa Nostra più vicino a Matteo Messina Denaro, lascia il supercarcere dell’Aquila per completare la sua condanna all’ergastolo inflitta a suo tempo dalla Corte d’Appello di Palermo con una pena accessoria. Potrà infatti lavorare come volontario nella Biblioteca museale di Sulmona, dopo l'”irreprensibile” condotta tenuta dall’esponente mafioso durante la detenzione. Questa la motivazione che avrebbe indotto i giudici ad accogliere la richiesta di Ciaccio, avallata dal Comune di Sulmona. Dove la notizia sta però creando un certo allarme, considerata la caratura del personaggio e i precedenti sul territorio. Ciaccio, anche lui appartenente al mandamento di Castelvetrano, è infatti ritenuto il vero braccio destro di Messina Denaro, al punto da essere considerato uno dei pochi ad avere raccolto le confidenze del boss. Inoltre, dopo la condanna per omicidio, associazione mafiosa e un’altra sfilza di reati legati al traffico di droga, non si è mai pentito. Ma un volta in carcere, lo stesso dove Messina Denaro è rimasto richiuso fino al 20 settembre scorso, prima della scomparsa per malattia, la sua condotta di detenuto sarebbe stata esemplare. Proprio da queste parti, nel 2021, fu confermato che il territorio della Marsica, nel cuore dell’Abruzzo, è stato al centro di un imponente giro di riciclaggio del tesoro dell’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino, e della banda della Magliana. Teresa Nannarone, consigliera comunale del Pd a Sulmona, non ci sta è chiede al sindaco di spiegare.

*fonte lastampa.it

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