PALERMO. È stata restituita alla città di Palermo Villa Gallidoro, edificio di stile neorinascimentale di fine ‘800, che sorge in un parco di circa due ettari vicino al Giardino Inglese. Questa mattina si è svolta la cerimonia di consegna del complesso monumentale di via delle Croci, dopo la conclusione dei lavori di restauro avviati a seguito di una convenzione tra gli assessorati regionali dell’Istruzione, dei Beni culturali, dell’Economia e delle Infrastrutture, con la Soprintendenza dei Beni culturali, il Comune di Palermo e l’Orto botanico. Hanno preso parte all’evento il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, gli assessori regionali Francesco Paolo Scarpinato e Mimmo Turano, la soprintendente Selima Giuliano, l’assessore alla Pianificazione urbanistica del Comune di Palermo, Maurizio Carta, e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi, che ha sede a Villa Gallidoro, Valentina Carmina.
Il presidente Schifani ha incontrato gli alunni della scuola media e ha rivolto un augurio di buon lavoro a tutti gli studenti siciliani, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico. «Sono qui – ha affermato il governatore – perché oggi è una giornata importante per Palermo, per i giovani che frequentano questa scuola e per le istituzioni. Villa Gallidoro è una struttura storica della città, che fa parte della gioventù di tanti di noi. È stata recuperata grazie alla Regione, con il contributo di altre istituzioni, tra le quali il Comune, per i ragazzi che sono la speranza del domani. È un simbolo dell’impegno quotidiano del mio governo in favore dei nostri cittadini e per la crescita della Sicilia».
La cerimonia ha avuto un significato particolare per il governatore, anche sul piano personale. «È un evento dal grande valore emotivo; – ha aggiunto Schifani – frequentavo il Cannizzaro, mia moglie il Garibaldi; questa scuola mi ricorda tanti momenti della mia gioventù, le sfide epiche a pallavolo tra i due istituti. È una bella storia che continua attraverso le nuove generazioni. Noi facciamo di tutto per mettere a disposizione dei giovani questi beni, perché credano a un futuro migliore e abbiano gli strumenti per costruirlo».
«Grazie al lavoro sinergico tra le diverse istituzioni – ha sottolineato l’assessore Scarpinato – siamo riusciti a restituire agli studenti una scuola in sicurezza secondo le nuove normative. Un edificio di pregio che ora, oltre a rappresentare un luogo sicuro, è stato reso polifunzionale per rispondere al meglio alle esigenze della comunità scolastica».
Gli interventi di restauro, sulla base di due progetti redatti dalla Soprintendenza dei beni Culturali di Palermo, hanno riguardato l’edifico principale e le pertinenze, costituite dal giardino storico e dai padiglioni accanto all’ingresso, denominati “Ex cisterna” e “Ex Casa del custode” che adesso saranno adibiti ad aule multimediali e laboratori.
Il recupero della Villa ha interessato i prospetti e le volte parzialmente crollate e il miglioramento statico dell’edificio con l’adeguamento alle misure di sicurezza delle aule didattiche dell’istituto scolastico. Nel giardino sono stati aperti nuovi percorsi nel verde per connettere i padiglioni alla scuola, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e il restauro dei gazebo in ferro.
«Il restauro – ha spiegato la soprintendente Giuliano – è stato finalizzato all’uso didattico dei luoghi. In particolare abbiamo realizzato nei padiglioni aule tecnologiche e, nella riqualificazione del giardino, si è pensato alla fruizione da parte dei ragazzi. All’interno della Villa alcuni locali avevano subito dei crolli e siamo intervenuti per sanare i problemi di consolidamento delle volte, procedendo, poi, a un restauro filologico della facciata, con il ripristino dell’intonaco originale, che ripete lo stile neoclassico rinascimentale, nonostante la costruzione sia ottocentesca».
Gli interventi sono stati finanziati con i fondi del Po Fsr Sicilia 2014-20 per un totale di due milioni di euro stanziati dall’Ufficio speciale dell’edilizia scolastica con un provvedimento firmato da Alessandro Aricò, allora assessore regionale all’Istruzione. Il dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana ha erogato 168.500 euro per completare le opere di miglioramento statico della Villa con interventi locali mirati al consolidamento dei solai. Il Comune, nell’ambito del suo progetto di implementazione del “verde diffuso” nella città, ha fornito le palme per il viale principale, ha realizzato due parterre nell’area retrostante l’edificio, completando il complesso lavoro sul giardino storico svolto con la consulenza dell’Orto botanico dell’Università di Palermo.