Il sindaco di Castellammare del Golfo Giuseppe Fausto sull’operazione Irene

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. «La recente operazione antimafia “Irene”, condotta dalla polizia di Stato e coordinata dalla Direzione Distrettuale antimafia di Palermo, mostra un preoccupante e grave spaccato di relazioni tra politica, imprenditoria e mafia. Perché la criminalità organizzata continua a condizionare la nostra economia, il nostro sviluppo, la nostra società». Lo dice il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto, dopo l’operazione “Irene” che ha portato all’arresto di dieci persone tra Alcamo e Calatafimi Segesta. «Nel plaudire all’operato della magistratura e delle forze dell’ordine che ha portato all’arresto di 10 persone, tra le quali anche politici, non posso che sottolineare quanto ho avuto modo di esprimere pochi giorni fa al procuratore Maurizio de Lucia, a Castellammare del Golfo per la presentazione del libro di Francesco Petruzzella e Calogero Ferrara sul periodo dello stragismo -prosegue il sindaco Giuseppe Fausto-: contro la mentalità mafiosa della sopraffazione bisogna opporre la cultura della libertà, dunque della conoscenza della giusta via da seguire che può essere intrapresa solo lavorando, tramite le scuole, alla formazione di coscienze consapevoli».

«Occorre coinvolgere sempre più i giovani in un percorso che, al di là delle commemorazioni, spieghi concretamente cosa è la mafia portando all’indignazione e non all’accondiscendenza o alla rassegnazione. Per far capire che l’unico percorso è quello di essere onesti e corretti ogni giorno, nelle piccole cose, nei comportamenti quotidiani, in tutti i percorsi di vita, di lavoro o di impegno istituzionale. Perché sia sempre chiaro che l’unica via da seguire -conclude il sindaco Giuseppe Fausto-è quella della libertà contro ogni forma di prevaricazione delle mafie».

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