Migranti, fermo amministrativo a Trapani per la nave Mare Jonio

Luca Casarini, capo missione della Ong Mediterranea Saving Humans: «Siamo in stato di fermo e abbiamo un ordine, impartito dal ministero dei Trasporti, di sbarcare, immediatamente, i mezzi di soccorso» La nave Mare Jonio della Ong Mediterranea Saving Humans è stata posta in fermo amministrativo, in seguito ai controlli effettuati ieri dagli ispettori della Capitaneria di porto avvenuti a Trapani, dove è ormeggiata l’imbarcazione. «Siamo in stato di fermo e abbiamo un ordine, impartito dal ministero dei Trasporti, di sbarcare, immediatamente, i mezzi di soccorso, pena la perdita dell’idoneità di navigazione», specifica il capo missione della Ong Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini, che ha convocato una conferenza stampa in corso a Trapani. «Si chiama tecnicamente “ispezione occasionale”, al termine della quale è stato ordinato di sbarcare tutti i mezzi di soccorso che abbiamo a bordo» ha detto Luca Casarini. Casarini parla di una «ispezione con una squadra speciale anti-ong»
«L’ispezione è stata fatta con una squadra speciale, anti Ong. Il sesto reparto della Guardia costiera, capitanata dal capitano Andrea Zaffagnini, che dirige tutte le ispezioni nelle navi della Ong per cercare di salvarle Noi però siamo una nave che opera da sei anni, una nave che il registro navale indica come nave di soccorso» afferma il capo missione della Ong Mediterranea Saving Humans.

«Il ministro Salvini si metta il cuore in pace. Ci sarà sempre qualcuno che in mare risponderà alle richieste di aiuto. Non riuscirà a impedire che le persone vadano a soccorrere altri fratelli e sorelle che stanno affondando. Chi impedisce di salvare vite umane commette un reato» ha dichiarato il capomissione di Mediterranea Saving Humans.

Luca Casarini: “Vogliono tentare di impedirci di andare in mare a soccorrere le persone”
«Abbiamo informato i nostri legali di parte civile al processo Open Arms in merito a quello che sta accadendo in queste ore, con questa ispezione occasionale durata dieci ore e mezza a bordo della nostra nave. Crediamo che sia importante che il presidente del Tribunale di Palermo ne venga a conoscenza». «L’imputato – prosegue – è la stessa persona che ci ha portato a questo blocco. Vogliamo che il Tribunale di Palermo si renda conto di cosa succede ad una parte civile a quel processo. I nostri legali comunicheranno al Tribunale e al presidente del Tribunale tutto Secondo noi non è un caso che sia accaduto, perché noi siamo anche parte civile in quel processo».

«Vogliono tentare di impedirci di andare in mare a soccorrere le persone. Non sfugge a nessuno che questo avviene in un momento particolare, una visita che avviene durante il processo a Salvini. Occasionalmente. E non dico altro. Vorrei solo ricordare che noi in quel processo siamo parte vivile. Il Tribunale dovrebbe venire a conoscenza di questo ordine. Dopo l’ispezione di ieri ci hanno ordinato di sbarcare tutti i mezzi di soccorso a bordo» denuncia di Luca Casarini, capo missione di Mediterranea Saving Humans, dopo l’ispezione della Mare Jonio, avvenuta ieri.

«Su ordine del ministro Matteo Salvini», dice Casarini. «Più di dieci ore di ispezione e non hanno trovato nulla se non l’applicazione di un provvedimento soggettivo – dice -. Il provvedimento dice che se vogliamo navigare dobbiamo eliminare tutti gli equipaggiamenti, compresi i bagni, le docce, i gommoni di soccorso che hanno soccorso oltre 2000 persone in questi anni, e le zattere». «Credo che questa sia la prima volta che a una nave viene ordinato di non avere mezzi di soccorso a bordo – dice Casarini –. Non ci dicono che non possiamo navigare ma che possiamo navigare senza soccorrere nessuno. E questo avviene in un quadro del mediterraneo dove contiamo oltre 1.500 morti accertati».

«È la prima volta nella storia del mare che, a una nave, viene intimo di sbarcare i mezzi di soccorso, piuttosto che imbarcarli. Attrezzature che, è giusto ricordare, hanno salvato più di 2 mila vite Gli ultimi salvataggi li abbiamo fatti in coordinamento con la Guardia costiera, sono stati loro, l’ultima volta, a chiederci aiuto ea chiederci di usare quei mezzi di soccorso» prosegue il capo missione della Ong Mediterranea Saving Humans. «Vogliono che sbarchiamo bagni, docce, gommoni di soccorso – prosegue – tutto ciò che in mare serve per avere soccorso. Non ci dicono che non possiamo navigare ma ci dicono che possiamo navigare, senza soccorrere nessuno. Non è mai successo. Abbiamo trovato casi di ordini di avere a bordo strumenti di salvataggio».

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