Di seguito le dichiarazioni dell’Associzione Ciao Mauro.
“Nel 36° anno senza Mauro, nel mondo spirano venti di guerra ancora più forti di quelli degli ultimi anni. La popolazione della striscia di Gaza è allo stremo, la guerra in Ucraina si è estesa anche in Russia e nel mondo si contano ben 57 conflitti di cui i media peraltro parlano molto poco.
La sofferenza delle popolazioni coinvolte nelle guerre è indescrivibile, come il pericolo di estensione delle guerre e il rischio dell’uso delle armi nucleari è evidente.
Il Papa avverte che è già in corso la terza guerra mondiale e ha ragione.
Nel nostro Paese si succedono accadimenti generati da egoismo e intolleranza, nonché episodi di sfruttamento del lavoro.
E’ il caso di Satnam Singh, lavoratore, bracciante agricolo di nazionalità indiana, che, in provincia di Latina, raccoglieva zucchine per 14 ore al giorno per una paga di 4 euro l’ora. In nero e senza diritti e tutele.
Satnam è morto di lavoro, non è stato soccorso ed è stato abbandonato dal padrone davanti casa sua, col braccio tranciato posato in una cassetta di frutta.
Noi siamo certi che Mauro avrebbe aperto il notiziario di RTC raccontando questa storia, quella di un lavoratore reso schiavo, usato e gettato via come un oggetto di consumo, uno scarto della produzione capitalistica.
Per questa ragione abbiamo deciso di dedicare a Satnam, fratello nel sogno di Mauro e nostro, e al tema della lotta contro gli infortuni sul lavoro gli incontri del Ciao Mauro di quest’anno.
Lo faremo come sempre prima a Lenzi, alla Stele per Mauro, con i sindacati e le istituzioni, e poi al cimitero di Ragosia con i ragazzi delle scuole e gli artisti.
Con l’unica esortazione possibile: RESTIAMO UMANI”.