Venerdì 20 settembre l’evento conclusivo a Favignana del Progetto dell’ULEPE di Trapani “Per l’Alto Mare Aperto”: un viaggio per terra e per mare nella riscoperta di sé

FAVIGNANA. Venerdì 20 settembre 2024 si terrà l’evento finale a conclusione dell’esperienza progettuale “Per l’Alto Mare Aperto”, avviato a partire dal mese di giugno dall’ULEPE di Trapani (Dir. dott.ssa Rosanna Provenzano), in partenariato con la Capitaneria di porto (Com. Cassone), i Sindaci dei Comuni di Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Castellammare del Golfo e Favignana e con il prezioso supporto operativo-logistico delle quattro sezioni della Lega Navale del distretto – Trapani (Pres. Culcasi), Marsala (Pres. Sata), Mazara del Vallo (Pres. Tilotta) e Castellammare del Golfo (Pres. Stabile) – e dei Dirigenti Scolastici degli Istituti Nautici di Trapani, Mazara del Vallo e Castellammare del Golfo; tutti coordinati dalla referente di progetto, dott.ssa Angela Adragna.

Il progetto si è strutturato in quattro moduli, ognuno con la collaborazione delle singole sezioni di LNI. A conclusione di ciascun modulo, una giornata dedicata alla pulizia di un sito marino messo a disposizione dal Comune, con il supporto delle principali associazioni in materia ambientale del territorio (in particolare Plastic free e Legambiente).

Il 20 settembre 2024 l’esperienza giungerà al suo termine: le imbarcazioni delle quattro leghe, accompagnate dalla motovedetta della Capitaneria di Porto, si recheranno presso l’Isola di Favignana, ove gli utenti partecipanti al progetto si dedicheranno alla pulizia del tratto di spiaggia della Praia, come simbolo di restituzione” alla collettività. Successivamente, presso l’ex Stabilimento Florio di Favignana, il Sindaco Forgione accoglierà i partecipanti in occasione di un meeting, ove presenzieranno anche le Alte Rappresentanze Istituzionali del territorio e il Direttore Generale dell’Esecuzione Penale Esterna-Ministero della Giustizia, dott. Domenico Arena.

Il percorso per mare si pone come metafora della vita, un viaggio esistenziale alla (ri)scoperta di sé, che – tramite la tecnica dello storytelling – spinge a conoscersi, raccontarsi e ascoltarsi e si rivolge a quei soggetti destinatari di misure e/o sanzioni di comunità in carico all’ULEPE, allo scopo di favorirne la rieducazione e il reinserimento sociale. A guidare i soggetti nel percorso introspettivo per terra e per mare una psicologa vela-terapista, dott.ssa Serena Di Marco.

Si tratta di un nuovo modo di concepire quella “Giustizia di comunità”, di cui l’UEPE si fa massimo promotore e che consente di perseguire il finalismo rieducativo cui fa riferimento la nostra Costituzione.

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