“La Funtanazza” restituita…all’abbandono

Alcamo, sgomberato da “Muschio Ribelle” l’immobile dell’ex Provincia

E così alla fine il gruppo ambientalista “Muschio Ribelle” ha dovuto restituire all’ex Provincia di Trapani, ora Libero Consorzio, l’ex ostello di Monte Bonifato che per qualche tempo era tornato ad animarsi, diventando luogo di incontri e assemblee cittadine. Il gruppo “Muschio ribelle” in questi mesi ha instaurato un proficuo rapporto con la popolazione alcamese, facendosi promotore di assemblee popolari settimanali. Dalle Assemblee è emersa la volontà di costruire un percorso che potesse portare a un uso civico del bene. L’uso civico è una forma di gestione collettiva dei beni pubblici già sperimentata in diversi luoghi di Italia, è presente anche nello statuto del Comune di Palermo: l’assemblea pubblica auspicava che anche il Comune di Alcamo potesse intraprendere questa direzione, e ci sono state interlocuzioni positive in tal senso. Indubbiamente si trattava di una occupazione abusiva che andava risolta e che pare tanta preoccupazione aveva fatto insorgere, così da diventare argomento di discussione all’interno del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, e questo anche per le denunce presentate dal commissario straordinario che guida l’ex Provincia regionale. Ma ad onor del vero , a sentire anche i commenti della cittadinanza alcamese, oltre che degli stessi animatori del gruppo denominatosi “Muschio Ribelle” , allo sgombero sarebbe stato preferibile una accordo per sanare quell’occupazione e renderla utile, salvaguardando il bene pubblico. La strada scelta è stata altra.
La cronaca. Stamattina all’alba le Forze dell’Ordine si sono presentate con numerosi mezzi e uomini alla Funtanazza, nella riserva di Monte Bonifato, allo scopo di sgomberare i locali. L’intervento di sgombero tuttavia fa seguito alla denuncia della Commissaria del Libero Consorzio Intercomunale di Trapani. Le persone che erano presenti dentro l’edificio verso le 9 sono uscite spontaneamente.
Durante lo sgombero, molte persone si sono radunate intorno all’ex ostello “Cielo d’Alcamo”, per mostrare solidarietà nei confronti di un progetto di cui si sono sentite parte attiva in questi mesi. I locali dell’ex ostello, che erano stati abbandonati da 6 anni e stavano subendo il degrado legato all’abbandono, ed erano stati ripuliti dagli animatori dell’associazione, ed erano stati arredati con mobili regalati dalla comunità alcamese. In questi mesi le stanze dell’ex ostello sono state animate da presentazioni pubbliche di libri, cineforum, letture di testi di Danilo Dolci e non solo, un festival di due giorni ad agosto… ma soprattutto le stanze dell’ostello sono state la base di appoggio per circa 30 persone impegnate nella guardiania antincendio: una azione di contrasto agli incendi dolosi nata nell’ambito delle assemblee popolari, che ha contribuito a far sì che nella scorsa estate, dopo anni, nessun incendio ha devastato la riserva del Monte Bonifato.
Ed invece di ringraziare, ecco la decisione per punire quell’occupazione. Proprio sulla questione antincendio dal Libero Consorzio fanno sapere che il gruppo Muschio Ribelle non possiede nessuna abilitazione alla guardiania antincendio. La loro presenza quindi sarebbe stata un problema in più per chi in quel momento fosse stato chiamato nelle opere di spegnimento di un possibile incendio. Roghi che non ci sono stati perché per tutta l’estate qualcuno a vigilare sulla montagna alcamese c’era, ed erano proprio gli animatori dell’associazione. Loro sono stati i vigilantes della riserva naturale.
E adesso cosa accade? E’ stato murato ogni ingresso, porte e finestre, nessuno potrà più stazionare nella zona, spazi liberati e pronti per essere …al degrado.
C’è da essere contenti? Pensiamo proprio di no, l’ex ostello, per carità, non chiamiamolo bene pubblico, chiamiamolo bene abbandonato, per quello che è tornato ad essere da oggi.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteEvade dai domiciliari e viene trovato con un’arma clandestina. Arrestato un uomo di Termini Imerese
Articolo successivoDomani i funerali di Vito Alcamo, presidente di Azione Cattolica diocesana dal 2001 al 2008
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.