Sgombero “Funtanazza”. Surdi: “pur non potendo certamente giustificare una azione contraria alle leggi, bisogna riconoscere che questa iniziativa ha acceso i riflettori sulla situazione di sostanziale abbandono”

Stamattina c’è stato lo sgombero da parte delle Forze dell’Ordine dei locali della Funtanazza, nella riserva Bosco d’Alcamo, sul Monte Bonifato, occupati dal Gruppo il Muschio Ribelle che durante l’estate ha portato avanti fra l’altro un servizio volontario di guardania per la prevenzione e la salvaguardia ambientale.

Sui fatti interviene il Sindaco Domenico Surdi che dichiara “pur non potendo certamente giustificare una azione contraria alle leggi, bisogna riconoscere che questa iniziativa ha acceso i riflettori sulla situazione di sostanziale abbandono in cui, da anni, versano i locali della “Funtanazza”, di proprietà del Libero Consorzio di Trapani”.

Fin dall’inizio dell’occupazione continua il Sindaco – abbiamo instaurato un dialogo con il Movimento e ho promosso l’avvio di una interlocuzione tra gli occupanti e i rappresentanti istituzionali del Libero Consorzio di Trapani, ente proprietario e gestore del bene. Quanto accaduto oggi, seppur nell’incontestabile intento di ripristinare lo stato di diritto, lascia, comunque, sullo sfondo un tema politico caro a tutta la cittadinanza alcamese, molto legata a quei luoghi, che non può tollerare ulteriormente l’incuria e la mancanza di un’idea di gestione sostenibile di quell’immobile e dell’area della Riserva Naturale. Aldilà delle singole posizioni, credo che aver murato tutti gli accessi e le aperture di quell’immobile sia un segnale di “chiusura” che non fa certo bene alle nostre comunità. Auspico, pertanto, che nel rispetto dei ruoli, si riprenda subito  il confronto in una cornice istituzionale con la responsabilizzazione di tutti gli attori interessati: dichiaro fin da adesso la disponibilità ad ospitare l’incontro in Comune”.

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