Si è tenuta la prima udienza dinanzi il Tribunale Collegiale di Trapani- sez. penale, Presidente Troja, che vede imputata una ragazza trapanese V.O. per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della madre. I fatti risalgono al 2018 e al mese di aprile 2024. Come si legge nei due capi di imputazione, in particolare, spesso per motivi futili, aggrediva fisicamente la madre con percosse calci, strattonamenti, oppure le lanciava contro il telefonino o, in una occasione, un grosso vaso in vetro, colpendola in modo violento, condotte che inducevano la vittima in uno stato di profonda prostrazione e umiliazione, rendendole la vita degradante e intollerabile, sino a spingerla a lasciare l’abitazione per interrompere il protrarsi di detta situazione. Inoltre poneva in essere comportamenti persecutori, ossessivamente insidiosi e molesti nei confronti della madre C.L e del suo compagno convivente, tali da provocare un perdurante stato di ansia e timore, facendo temere per la loro incolumità tali da indurle a cambiare le abitudini di vita, sino a farle giungere a evitare di uscire da casa se non in coppia ossia in compagnia l’uno dell’altra per attendere alle quotidiane necessità o per trascorrere momenti di svago nel tempo libero.
Solo nel mese di aprile di questo anno la madre si è decisa a denunciare al Carabinieri quanto stava subendo ed immediatamente è scattato il “codice rosso” con divieto di avvicinamento della figlia alla madre e al suo convivente.
Adesso dovrà rispondere di questi fatti nel giudizio immediato che la Procura ha chiesto nei suoi confronti. L’imputata è assistita dall’Avvocato Ivan Stabile del Foro di Trapani. La madre si è costituita parte civile assistita dall’Avvocato Vincenzo Maltese anch’egli del Foro di Trapani. Il processo proseguirà il 9 gennaio 2025 per sentire i primi tre testi del pubblico ministero.