Il Tribunale dà ragione alla Procura
Il processo per corruzione contro l’ex senatrice ed ex sottosegretario Simona Vicari continua con la contestazione sottoscritta lo scorso 26 novembre dai pm Morri e Trainito. Il Tribunale, presidente giudice Troja a latere giudici Marroccoli e Cantone, hanno rigettato il tentativo degli avvocati difensori dell’ex parlamentare, avvocati Enrico Sanseverino e Roberto Mangano, di far respingere l’iniziativa della Procura di Trapani, sostenendo che questo non poteva farsi essendo decorso, da sette giorni, il termine per la dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione. E’ stata quindi accolta la prospettazione della Procura di Trapani, ribadita stamane dal pm Antonella Trainito. L’ex senatrice Vicari è imputata in uno dei processi scaturiti dall’indagine risalente al 2017 denominata “Mare Monstrum”, la cosiddetta tangentopoli del mare. L’ex parlamentare è imputata per aver favorito l’Ustica Lines e quindi gli armatori Vittorio ed Ettore Morace, facendo approvare in Parlamento, nell’ambito della legge finanziaria 2017, una riduzione dell’Iva per le compagnie di navigazione rientranti nella fattispecie che interessava proprio gli armatori Morace: Iva passata dal 10 al 5 per cento. In cambio per lei un prezioso orologio, un Bulgari, che si aggiungeva ad un altro, un Rolex, già regalato da Ettore Morace. Valore complessivo 12 mila euro. La Vicari resta imputata di corruzione, ma secondo la nuova contestazione della Procura, adesso di un aspetto diverso e più grave, corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, reato per il quale i tempi di prescrizione si allungano di almeno tre anni. L’ex senatrice Vicari resta quindi imputata davanti al Tribunale di Trapani, assieme all’ex dirigente della Regine Salvatrice Severino (anche lei corruzione) e a Giuseppe Montalto, ex segretario dell’assessore Pistorio. Anche per Montalto (imputato di traffico di influenze illecito) nella precedente udienza i suoi difensori avevano chiesto la pronuncia della prescrizione per l’imputato, ma il Tribunale ha rigettato in quanto la scadenza è prevista per marzo prossimo.