Mattarella a scolari, avrei voluto fare il medico ma si cambia

Mattarella risponde agli studenti su che lavoro desiderasse fare da bambino

“E’ andato tutto molto bene. Il presidente ha incontrato la comunità scolastica e i ragazzi erano felici. Non sapevano della visita e hanno scoperto che l’ospite era speciale quando lo hanno visto”. Lo dice Giovanna Genco, preside della scuola dell’infanzia, elementare e media “De Amicis-Da Vinci”, in via Serradifalco, a Palermo dopo la visita a sorpresa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Abbiamo parlato di cultura lettura e musica, perché la nostra scuola è a indirizzo musicale. Il presidente ha ascoltato i ragazzi suonare e si è soffermato con una classe”. “Gli scolari hanno chiesto al presidente – conclude – quali fossero i suoi sogni e che lavoro desiderasse fare da bambino.
Lui ha risposto che avrebbe voluto fare il medico ma che nella vita si cambia”.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre gli scolari hanno consegnato a Mattarella alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore. I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco. “Vivere insieme e dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile, ma esaltante”, ha detto il Presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.

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