Il Consigliere Giangrasso replica a Forgione: Mistifica la realtà dei fatti, si dimetta per il bene delle Egadi

“Ancora una volta, il Sindaco Francesco Forgione sceglie di mistificare la realtà, raccontando una versione parziale e strumentale della deliberazione della Corte dei Conti. Questa interpretazione, costruita ad arte per nascondere le evidenti criticità emerse, è un atto che non rende giustizia al ruolo istituzionale che ricopre. Un’amministrazione che omette parti rilevanti di un documento così importante dimostra di non agire con la trasparenza e la responsabilità necessarie per rappresentare al meglio i cittadini.
Le lezioncine paternalistiche che il Sindaco si ostina a dispensare, unite a una gestione che si rivela sempre più autoreferenziale, stanno esasperando i cittadini delle Egadi. È chiaro che questa amministrazione ha perso ogni tipo di contatto con le reali esigenze della comunità, preferendo rifugiarsi nella propaganda invece di affrontare i problemi concreti con serietà e competenza.
La politica, tuttavia, non si fa con la mistificazione dei fatti, né con attacchi personali. Si fa con un confronto leale e basato sulla verità, per garantire ai cittadini risposte concrete e soluzioni. A differenza di chi ancora lo sostiene per convenienza, io non ho alcun interesse né personale né politici. Il mio unico obiettivo è quello di rappresentare con dignità e responsabilità le istanze dei cittadini, mettendo sempre al centro il bene della nostra comunità, persone ho sempre fatto in tutti questi anni, e se questo dovesse portare ad una nuova mozione di sfiducia ci sarà anche la mia di firma.
I cittadini delle Egadi mi conoscono bene e conoscono bene anche lei, Sindaco. Sanno chi lavora con onestà e spirito di servizio per il territorio, e sanno chi invece preferisce costruire narrazioni di comodo per mascherare le proprie responsabilità. Non è più accettabile continuare a portare avanti una gestione che sta dimostrando tutti i suoi limiti.
Per questo, rinnovo con fermezza l’invito al Sindaco Forgione a dimettersi, non come atto di debolezza, ma come un gesto politico di responsabilità verso la comunità. Un’amministrazione che non riesce più a garantire fiducia, competenza e serenità istituzionale deve avere il coraggio di fare un passo indietro per permettere un nuovo corso che sia realmente orientato al futuro delle nostre isole.
Come lo stesso Sindaco ha dichiarato, ci vedremo nelle sedi opportune. Ma intanto rifletta: il suo primo dovere non è verso se stesso, la sua immagine, o di chi ancora la sostiene per interesse, ma verso i cittadini che amministriamo. Dimettersi sarebbe oggi il gesto politico più dignitoso e rispettoso verso il territorio che dice di voler rappresentare.”

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