ALCAMO. Sembra destinata a concludersi, nei prossimi mesi, la vicenda che ha portato alla chiusura del Centro Congressi Marconi di Alcamo per oltre un anno. La motivazione risiederebbe per una mancata presenza di rilevatori di fumo nella struttura. La consigliera comunale Anna Lisa Cuggino nelle settimane scorse aveva presentato un’ interrogazione all’Amministrazione Surdi in proposito.
Convegni, mostre, presentazione di libri e altro ancora, che negli ultimi mesi hanno costretto gli organizzatori gioco forza dalla sua posizione strategica, a spostarli in luoghi dignitosi ma non pertinenti sotto il profilo della capienza pubblico. Proprio partendo da questa considerazione – si legge nell’interrogazione – è facile pensare che una location tale, se gestita e promossa nel migliore dei modi, possa portare solo benefici per la nostra Città, come lo è stata in passato. Con la presente, rilevate le numerose lamentele (soprattutto periodo natalizio e non solo) per i disagi procurati dalla chiusura della struttura, si chiede alla S.V. di voler dare risposta al Consiglio comunale, che rappresenta il massimo consesso civico, sui seguenti quesiti:
1. Ad oggi, perché il Centro Congressi Marconi rimane ancora non fruibile?
2. Quali sono le attività che devono essere avviate per riaprirlo? E non sono state attivate.
3. Quanto tempo ancora dovrà attendere la cittadinanza per poter usufruire del complesso? Ricordo che siamo nel 2025 e da un anno circa che la città è stata privata della struttura. Si chiede altresì, oltre alle risposte dei quesiti, indicare una data certa per la fruizione dell’immobile.
Sulla vicenda ha risposto l’Assessore Mario Viviano comunicando che dal primo aprile la struttura dovrebbe riaprire.