Ecco il Disegno di Legge n. 488 del 16-05-2023 dell’ARS | Assemblea Regionale
“ARS – Assemblea Regionale Siciliana. Disegno di Legge n. 488 del 16-05-2023 Disposizioni sulle larghezze delle Regie Trazzere
Questa proposta di legge è intanto una buona novella. Manifesta una coscienziosa iniziativa politica dei partiti e gruppi politici che hanno firmato il progetto. Però adesso è solo un segnale di un buono augurio. Prometto ai miei cari lettori di dedicare, senza dilungarmi, alcune puntate per commentare tutti i commi della proposta in parola di nostro grande interesse, affinché si arrivi al traguardo di liberare con documenti e fermezza instancabile i residui innocenti usurpatori che ancora non hanno pagato (forse meno del 30% secondo notizie fornite dal giornale di Sicilia-Vedi capitolo X-parte II-LE ABITAZIONI DELLA VIA SAMPOLO pubblicato il 28 settembre 2019).
di Antonino Messana
In primis, per buona informazione mi interrogo: E’VERO CHE LA CASSA REGIONALE introita 50 MILIARDI ogni anno PER LA VENDITA DELLE PORZIONI DI TRAZZERE, tanto che ritengo potrebbe costituire un ostacolo all’approvazione della legge? Non posso credere che dopo quasi due anni dalla proposta (16/05/2023) è rimasta morta ed io l’ho scoperto per pura combinazione per l’impegno costante di non far morire i miei scritti.
A tal proposito, inizio con Il terzultimo comma” del disegno di legge che così recita:
Al tempo stesso, la revisione delle Regie Trazzere,
costituendo le stesse una fonte di incassi per la regione
siciliana, attraverso gli oneri di legittimazioni pagati dai
cittadini interessati, dovrà essere accompagnata da adeguata
disposizione finanziaria che possa coprire questi mancati
introiti.
Abbiamo letto che le Regie trazzere legittimati e da legittimare sono fonte notevoli di introiti (da informazioni assunte in merito da politici, le casse regionali incassano 50 miliardi per ciascun anno finanziario) ecco il perché di una “adeguata legge finanziaria”. Motivo da non escludere nel ritardo della discussione in Aula della proposta di legge. Sono già trascorsi due anni, possiamo aspettare ancora altri tre anni per le nuove elezioni.
Da lodare i nominati firmatari del disegno in parola che scrivono che la previsione finanziaria nel bilancio regionale è modesta, vale a dire che nonostante il mancato incasso di 50 miliardi si può facilmente pareggiare nel bilancio di previsione. Bene! Per altro verso, il mancato introito della cassa regionale intanto si tradurrebbe, “d’altro verso, in un cospicuo guadagno per il cittadino”. Benissimo! Aggiungo che guadagna sia il cittadino e anche l’intera economia locale. Piccoli lavori soggetti a licenza edilizia costano poco, la trazzera con per pochi metri quadrati costa migliaia di euro.
Ma ce di più. Nel 29 febbraio 2008 il SERVIZIO VII DEMANIO TRAZZERALE CON PROTOCOLLO n.1144 obbliga ben 22 Comuni della Provincia di Trapani ad aggiornare i Quadri unici del Catasto inserendo le Rege Trazzere dichiarate demaniali e appartenenti alla Regione. Ecco le testuali parole “…si ritiene opportuno che i Comuni in indirizzo aggiornino, in raccordo con lo scrivente, i Quadri di Unione dei Fogli Catastali inserendovi le RR.TT (Regie Trazzere).
la materia è regolata dai R.D. 30.12.1923 n°3244”… (Legge monarchica fascista incostituzionale- Vedi in appendice “IL REGIME GIURIDICO DELLE REGIE TRAZZERE IN SICILIA DEL PROFESSORE SILVIO MAZZARESE-capitolo X-Parte II, pubblicato il 28 settembre 2022)
ECCO LA LETTERA IN FOTOCOPIA
Il premuroso Comune aggiorna il Piano regolatore e allarga le strade del Quadro Unico colorando l’intero “Piano Regolatore” le porzioni di terreno della Trazzera appartenente alla Regione. Così, il cittadino che bisogno di una autorizzazione edilizia, il Sindaco non perde tempo a verificare la Regia Trazzera è invita il cittadino a legittimare la porzione di terreno usurpato.
Ecco il quadro sintetico del piano regolatore con i numeri le Regie Trazzere aggiornato
Due brevi considerazioni: 1) Qualcuno può dimostrare e certificare che tutte le 15 strade (che attraversano tutte la città di Alcamo) evidenziati con numeri verificabili con l’elenco al fianco della carta del piano regolatore erano tutte nei millenni a.C. trazzere armentizie che praticavano la transumanza dalla zona calda a quella fresca? Solo un pazzo può credere ciò. Rispondo con risposte abbastanza elementari: a) Alcamo nasce con i conquistatori Greci come ci insegna la Storia che peraltro, loro stessi hanno tracciato non trazzere armentizie, ma i primi sentieri; b) le trazzere denominate “REGIE” non sono mai esistite prima della dinastia Borbonica. Infatti solo i decreti borbonici pioneristici pubblicarono, dopo secoli di civiltà, e emanano leggi così motivate: ” amatissimi sudditi, e persuasi che la costruzione delle strade regie rotabili in Sicilia sarebbe stata di sommo utile commercio interno ed esterno e di maggior comodo ‘e sicurezza ai viandanti, avevamo, è già gran tempo, rivolte le nostre paterne cure”…
ECCO I FRONTESPIZI DEI DECRETI 1820-1824
Col Decreto del 27 giugno 1820 le strade e le loro larghezze sono classificate nelle seguenti quattro classi: 1° classe sono quelle strade “che mettono in comunicazione la capitale di questi reali domini colle principali città de’paesi stranieri, e co’ reali dominj al di là del Faro… Appartengono alla 2° classe quelle per mezzo delle quali dalla città di Napoli e di Palermo si comunica co’ capoluoghi delle provincie o delli valli, , e co’ porti di Manfredonia e di Castellammare di Stabia…Costituiscono la 3°classe le strade che mettono comunicazione tra capoluoghi delle provincie o valli, o che partendo da’ grandi comuni delle provincie o valli, menano ad alcuna delle strade di prima classe…La 4°classe finalmente contiene tutte le altre strade che non appartengono ad alcuna delle classi precedenti”…
“Le strade di prima classe avranno cinquanta palmi di larghezza totale (50×0,26=metri13)…Le strade di seconda classe avranno quaranta palmi di larghezza totale (metri 10,4)…Per le strade della terza classe la larghezza totale sarà di palmi 36 (metri 9,36)
Tutte le altre strade che non potranno appartenere ad alcuna delle precedenti classi, avranno ciascuno de’ fossi laterali della larghezza di palmi tre (metri 0,78) ciascuno de’ passeggiatoj di palmi sei (metri 1,56) ed il capostrada di palmi 14 (metri 3,64).
Il lettore può verificare i decreti originali in fotocopia
Da ultimo possiamo leggere “che tutte le strade di nuova costruzione saranno provinciali e comunali con fondi regi con particolari riguardi per le città di Noto, Caltanissetta e Girgenti…Le strade che rimangono a costruirsi”…
In chiusura leggiamo che le strade regie ancora da costruirsi sono quelle che dalla capitale vanno a Messina, Catania, Girgenti Siracusa e Trapani.
RE Ruggero II (1095) le vecchie strade esistenti li ha chiamate non strade regie, ma “REGALIE” perché tutte le strade appartenevano alla Corona cioè al RE però al servizio del pubblico.
Allora, è pienamente dimostrato che 11.500 chilometri Regie Trazzere armentizie nei millenni non potevano esistere; quelle “Regie” sono quelle ipotetiche strade prima del 1824 che purtroppo non esistevano e non potevano avere una larghezza di metri 38 arrotondate. Le uniche strade Regie costruite dai Romani (per le guerre puniche) erano da tempo perdute. Prossimamente ci sarà occasione di un approfondimento con documenti.
Tuttavia, è utile pensare che i relatori della proposta di legge hanno preso piena conoscenza che la larghezza di 38 metri delle trazzere è infondata e assurda poiché le dichiarate TRAZZERE REGIE della nostra Regione Siciliana aggiungo che non sono nientemeno che pubbliche strade copiate dal Catasto 1938, dopo ben 33 anni (1917-1954) dalla pubblicazione del decreto che istituisce L’Ufficio Tecnico Speciale Trazzere di Sicilia.
Sicuramente nel 1938 la rete stradale era completa. Pur, tuttavia, le strade principali esistenti e da costruirsi dal 1778 al 1860 sono illustrate dalla sottostante carta.
Fonte: Vincenzo Emanuele Sergio, Giuseppe Perez– UN SECOLO DI POLITICA STRADALE IN SICILIA. A cura di Carmelo Trasselli- Salvatore Sciascia Editore-Caltanissetta – Roma 1962. Custodito dalla Biblioteca Dipartimento Città e Territorio collocazione 542-8.2.20 della facoltà di Ingegneria di Palermo.
(LA DELIBERA DEL 5 APRILE 1778 DEL PARLAMENTO SICILIANO per la costruzione delle strade in Sicilia. Vedi capitolo IV-parte I pubblicato il 20 aprile 2016).
Ritorno alle piante catastali del 1938; è pura verità che il Demanio Trazzerale certifica le trazzere Regie utilizzando le carte catastali che certamente non certificano una trazzera armentizia di transumanza. Allora, il Catasto per la legge non è prova (cioè l’iscrizione del terreno o bene immobile al Catasto non prova la proprietà), ma per il Demanio Trazzerale prova la Trazzera Regia di metri 37,68. Solo pazzie!
ECCO UN ESEMPIO
Incredibile! Però pazzesco: per il cittadino non è titolo, in questo caso per la Regione è documento che attesta un REGIA TRAZZERA ARMENTIZIA DI METRI 37,68.
Le strade create con 690 Decreti Assessoriali sono barzellette che fanno piangere e possono con immediatezza essere revocati con altro decreto (atto amministrativo).
Concludo questa puntata mostrando in basso con il solo ed unico articolo 1 del disegno di legge presentato 16 maggio 2023 dai parlamentari e gruppi politici di maggioranza (salvo franchi tiratori se il disegno arriverà alla votazione in Aula per la votazione finale).
Questo articolo 1 prescinde di qualsiasi dissertazione sull’esistenza delle trazzere di transumanza dei millenni passati, ma con semplicità e con poco scritto uguaglia correttamente le larghezze delle Regie Trazzere armentizie a quelle del Catasto, così annullano le “non provate usurpazioni”.
Evidenzio che già nel lontano 2009 il Consiglio Comunale di Trapani ha deliberato la piena appartenenza ai proprietari dei terreni prospicienti alle Regie Trazzere individuate in Catasto.
Questo articolo 1 prescinde di qualsiasi dissertazione sull’esistenza delle trazzere di transumanza dei millenni passati, ma con semplicità e con poco scritto uguaglia correttamente le larghezze delle Regie Trazzere armentizie a quelle del Catasto, così annullano le “non provate usurpazioni”.
Questa delibera è rimasta lettera morta.
La prossima puntata verrà pubblicata sabato 1° marzo.