Mezza tonnellata di oloturie (dette anche cetrioli di mare) sequestrata dalla Guardia di Costiera di Trapani, in un blitz a Nubia, nel cuore della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Sono prodotti di cui è vietata la cattura, perché si tratta di una specie preziosa per l’equilibrio dell’ecosistema marino e della sua biodiversità. Sono definiti detritivori, cioè spazzini dei fondali, che riciclano la materia organica di cui si cibano per ripulirla; sembra siano anche in grado di espellere le sostanze digerite con pH leggermente basico, tali da tamponare l’effetto di acidificazione degli oceani.
Per cinque pescatori abusivi è scattata la denuncia, oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi utilizzati.
Secondo gli inquirenti, le oloturie sono merce destinata a un mercato clandestino da Trapani verso paesi esteri. È noto, infatti, che, essendo queste specie particolarmente ricercate, il potenziale guadagno a favore dei pescatori di frodo si sarebbe aggirato attorno ai 100 euro al chilo. Data la complessità e la personalità dei soggetti fermati, già noti per analoghi precedenti, l’operazione ha richiesto la collaborazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani, in supporto per il controllo del territorio, e della Guardia Costiera di Marsala, già impegnata in simili controlli nella riserva di Mozia.
Gli esemplari catturati, circa 500 chili, sono stati reimmessi nell’ambiente marino, poiché ancora in vita.
La Capitaneria di Porto di Trapani continuerà nel controllo del Litorale, a tutela delle specie e dell’ambiente marino protetto.