TRAPANI. “Non chiudere la diga è certo importante, ma ciò che serve davvero è l’acqua per gli agricoltori. E su questo il governo regionale continua a non pronunciarsi, senza fornire alcuna soluzione concreta”. A dichiararlo è il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, che torna sulla questione della diga Trinità di Castelvetrano all’indomani del sopralluogo condotto dal professor Salvatore Miliziano, consulente incaricato dalla Regione per valutare la resistenza statica dell’invaso. Le prime analisi avrebbero dato esiti incoraggianti, ma per Safina la vera urgenza resta l’approvvigionamento idrico per l’agricoltura siciliana.
“La Regione vuole sostenere davanti al MIT l’ipotesi di alzare i limiti di invaso, attualmente fissati da Roma a 54 metri sul livello del mare, cercando di mantenere la quota attuale di 60-61 metri. Questo significherebbe garantire appena un milione e mezzo di metri cubi d’acqua, un quantitativo del tutto insufficiente per affrontare la stagione irrigua. Servono almeno 4 milioni di metri cubi per sostenere il comparto agricolo della Sicilia occidentale”.
Safina denuncia l’inerzia del governo Schifani, che non ha ancora dato seguito alle soluzioni proposte nelle scorse settimane in Commissione Attività produttive all’ARS: “Avevamo suggerito di recuperare l’acqua attualmente sversata nel fiume e in mare attraverso sistemi di pompaggio e canalizzazione temporanei. Inoltre, la realizzazione di laghetti collinari rappresenterebbe una strategia fondamentale per accumulare riserve idriche nei periodi di maggiore disponibilità. Proposte fattibili, ma che restano senza risposta”.
Il deputato dem conclude con un appello alla Regione affinché si passi dalle parole ai fatti: “Ignorare le esigenze degli agricoltori significa mettere a rischio l’economia del territorio. Servono interventi immediati e risolutivi per garantire l’acqua necessaria e scongiurare il collasso del settore”.