Un PD molto isterico

pdIl presidente Emmola e il segretario Campagna l’un contro l’altro armato. Il voto a Marsala accende lo scontro

Il PD trapanese in fibrillazione, e viene da dire “quale e’ la novità?”. Appunto non c’è alcuna novità. L’ ultima occasione di scontro interno riguarda il voto marsalese. Nemmeno il tempo di assestare l’esito del voto delle primarie che hanno lanciato nella corsa verso la sindacatura il segretario cittadino Alberto Di Girolamo, che già esplodono le prime tensioni.

Al presidente Emmola non piace una coalizione diversa da quella della maggioranza di governo, il segretario Campagna non gradisce e ne chiede le dimissioni. Eppure Campagna per qualche anno è stato sostenitore di questa linea, a Castelvetrano è stato vicesindaco in una coalizione identica a quella che a Roma sostiene il Governo Renzi. E lo è stato fino a quando il sindaco Ncd Felice Errante lo ha voluto.

Da qualche settimana Campagna non fa più parte di quella Giunta ed ufficialmente non dovrebbe esserci nemmeno il PD, anche se un assessore in casa PD il sindaco Errante è andato a trovarlo. Il presidente PD Emmola cosa sostiene? Sostiene che “L’occasione di avere un candidato della statura del Dott. Di Girolamo vada coniugato con le valutazioni prettamente politiche che qualcuno degli alleati intervenuti ha sottoposto all’attenzione dei presenti e della città tutta, oltre che dal recupero politico di chi si è speso in prima persona nella felice kermesse delle primarie contribuendo al rilevante risultato politico di cui ha beneficiato il nostro partito“.

Tante parole che sono così tradotte dallo stesso Emmola: “Perimetrare il confine delle alleanze sulla base della maggioranza che sostiene il governo Renzi, stabilire il numero delle liste coinvolte nel progetto politico,condividere collegialmente le scelte strategiche per la programmazione politica e lo sviluppo della quinta città della Sicilia“.

Insomma imbarcare nella coalizione a sostegno del dott. Di Girolamo le anime centriste del centrodestra. In termini più diretti dare spazio all’ex onorevole Massimo Grillo intanto,  Emmola, pur non facendone il nome, lo indica tra quelli che pur non facendo parte del PD si sono spesi per la vittoria di Di Girolamo. È’ notoria la vicinanza di Emmola a Grillo, ereditata dal padre, da sempre vicino all’ex deputato. Questa la secca risposta di Marco Campagna: “Questa posizione è frutto di una personale presa di posizione in quanto è priva di qualsivoglia logica politica la nota diramata dal presidente provinciale Cristian Emmola. Nota non condivisa nè avallata da alcuno degli organi del PD provinciale e regionale. Peraltro in contrasto con le decisioni tracciate e approvate dalla direzione marsalese del PD, condivise dalla direzione provinciale e dal segretario regionale. Non si capisce pertanto a quali logiche risponda il sig. Cristian Emmola o con quali soggetti abbia interloquito fuori dal PD. Preso atto della posizione del presidente, in netto contrasto con la linea del proprio partito espressa e condivisa all’unanimità da tutti i livelli istituzionali, lo invito alle corrette valutazioni e alle dovute conseguenze”. Insomma parole della serie “prendi, incarta e porta a casa”.

Non c’è dubbio che la campagna elettorale per le prossime amministrative non comincia bene per i democratici, ma è pur vero che le contraddizioni interne e gli scontri non sono di oggi. Congresso e assemblea provinciale hanno messo insieme dentro al Pd un mixer di cose e di anime anche lontane tra loro e che distanti sono rimaste, il progetto Renzi a Trapani insomma non è decollato. È questo per una semplice ragione, la famosa rottamazione in provincia di Trapani non c’è stata, c’è stata semmai una operazione riciclaggio, vedi anche l’approdo, calato a dall’alto degli ultimi arrivati, quelli del gruppo articolo 4 che a Trapani si legge con un solo nome, Paolo Ruggirello. In tutto questo bailamme le rappresentanze parlamentari, Gucciardi e Orru’ in testa hanno scelto di stare fuori dalla mischia, e forse questo non è stato un bene. Inconciliabili, e non da ora, sono le posizioni tra presidente Emmola e segretario Campagna. Ieri era stato Emmola a criticare Campagna e prendendo spunto anche dalle vicende castelvetranesi era arrivato quasi a chiederne le dimissioni. Campagna oggi non tergiversa e chiede lui le dimissioni di Emmola. Intanto negli enti locali della provincia di Trapani accade che ogni testa è un tribunale. A cominciare dal Comune di Trapani dove il gruppo consiliare non riesce ad avere una posizione unitaria, ma stessa cosa si può dire anche altrove. I tempi per far chiarezza però sono strettissimi, il voto amministrativo è alle porte.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.