Attentato di Tunisi, il racconto dei castellammaresi scampati all’attentato

costafascinosa2CASTELLAMMARE DEL GOLFO.  Sono tornati i dodici castellammaresi a bordo della Costa Fascinosa che mercoledì 18 marzo si sono ritrovati coinvolti nell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi. Fortunatamente stanno tutti bene e nessuno è stato ferito nel vile attentato che è costato la vita a 4 italiani. A bordo della nave la famiglia Caroddo, marito e moglie con 3 figlie, Rosaria, Paola e la figlia più piccola Vanessa, con i rispettivi mariti, Minagro e Melilli, con i rispettivi figli, Sabrina 19 anni e la sorella più piccola. Oltre a loro, a bordo della nave, anche la famiglia Ancona, di Castellammare.

sabrina
Vitalba Minagro e Sabrina Melilli

Momenti di paura e di angoscia quelli di mercoledì 18 marzo, le linee telefoniche interrotte e le poche informazioni date dalla Farnesina hanno reso quei momenti indimenticabili per i castellammaresi saliti a bordo della Costa Fascinosa, partiti per una vacanza e finiti in mezzo ad un attentato terroristico. La signora Silvana Caroddo, rimasta in Sicilia, per tutta la giornata di mercoledì ha tentato invano di mettersi in contatto con la rispettiva famiglia. Attimi di terrore quelli vissuti dalla signora Caroddo, raccontati al Giornale di Sicilia in un articolo a firma di Annalisa Ferrante giovedì 19 marzo. La signora Caroddo, solo nella tarda serata di mercoledì è riuscita a mettersi in contatto con il figlio e con gli altri parenti che fortunatamente sono scampati all’attentato. Ma erano a pochi passi dall’inferno.

Adesso sono tornati in Italia e stanno bene. Oggi, anche se a distanza di giorni, siamo andati a sentire la loro storia e il racconto di quegli attimi interminabili. Sabrina Melilli, 19 anni, era a bordo della nave da crociera con la sua famiglia. “Siamo arrivati al museo del Bardo a bordo di un taxi in tarda mattinata, c’erano tanti agenti in divisa che bloccavano le strade di accesso al museo. Io e la mia famiglia, siamo stati bloccati dagli agenti quasi subito. In giro gente che correva e urlava: Terroristi! Terroristi! Altri in lacrime scappavano per le strade.” Sabrina racconta gli attimi di panico vissuti davanti al museo pochi minuti dopo l’attentato rivendicato dall’Isis. “In giro il caos – spiega Sabrina – e gente che correva da tute le parti. Dopo essere stati allontanati siamo tornati sulla nave; anche nel porto regnava il caos, molti, impauriti, correvano e si spingevano per salire sulla nave, messa in sicurezza in poco tempo. A bordo, oltre alla poca assistenza, molti parlavano dell’accaduto e un signore in lacrime non si dava pace e ancora incredulo cercava conforto dall’equipaggio. Un’esperienza davvero drammatica che non dimenticherò facilmente. Credo proprio che non farò mai più una crociera in vita mia”

Paola e Vanessa Caroddo
Paola e Vanessa Caroddo

Ieri mattina il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola è andato a far visita alla famiglia Caroddo. “Ho appreso della loro drammatica esperienza e, rassicurato sulle loro condizioni di salute, appena rientrati a Castellammare ho voluto portare il saluto della città alla famiglia. La comunità è a loro vicina. Hanno vissuto una esperienza da dimenticare quale può essere quella di ritrovarsi nel bel mezzo di un attacco terroristico, con la perdita di innocenti vite umane. Ci sono state vittime e feriti e la nostra comunità e solidale con la famiglia per la terribile esperienza vissuta“.